Salvatore Cernuzio – VN
L’annuncio del Papa arriva a conclusione di una giornata densa di contenuti, di spunti, di riflessioni, denunce, appelli, messaggi. Oltre 40 relatori di alto livello, tra politici, premi Nobel, esponenti del mondo della cultura, dell’economia, della Chiesa, rappresentanti di ebraismo e islam, si sono avvicendati al tavolo ovale allestito in Sala Clementina per il Summit internazionale sui Diritti dei più piccoli. Evento voluto dal Papa e organizzato dal Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini, diviso in due sessioni e scandito da 7 panel tematici. Il Papa - dopo aver aperto questa mattina la giornata con un lungo discorso in cui ha ribadito l’importanza della vita, dell’infanzia, dei sogni e anche dei silenzi dei bambini – conclude i lavori con l’annuncio di un testo magisteriale che possa “dare continuità” all’impegno avviato oggi dal Summit così da "promuoverlo in tutta la Chiesa”.
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Il Vaticano trasformato in osservatorio e laboratorio
Francesco si dice grato per questo incontro che ha trasformato le sale del Palazzo Apostolico in “un osservatorio aperto sulla realtà dell’infanzia nel mondo intero”. Quella infanzia che l’epoca odierna mostra tutt’altro che amata e protetta ma piuttosto “ferita, sfruttata, negata”. “La vostra presenza, la vostra esperienza e la vostra compassione – afferma il Papa, rivolgendosi ai relatori dei diversi panel - hanno dato vita a un osservatorio e soprattutto a un ‘laboratorio’”. I tanti gruppi tematici hanno “elaborato proposte per la tutela dei diritti dei bambini, considerandoli non come dei numeri, ma come dei volti”. E “tutto questo dà gloria a Dio, e a Lui noi lo affidiamo, perché il suo Santo Spirito lo renda fecondo e fruttuoso”, scandisce il Pontefice.
"I bambini ci guardano"
Cita poi padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, intervenuto poco prima nell'ultimo panel. In particolare il Papa si dice colpito da "una parola, una frase" detta dal francescano "che mi piace tanto: i bambini ci guardano". "Anche è stato il titolo di un film famoso: i bambini ci guardano", aggiunge in riferimento al noto film di Vittorio De Sica del 1944. I bambini "ci guardano per vedere come noi andiamo avanti nella vita", sottolinea Francesco.
Che, prima di chiudere l'evento, appone lui per primo la sua firma al Documento redatto a conclusione della giornata di riflessione e ascolto che in 8 punti declina gli impegni per i minori.
La lettera dei bambini
All'inizio della sessione pomeridiana, il Papa ha voluto leggere invece alcuni passaggi della lettera che, questa mattina, un gruppo di bambini provenienti da scuole cattoliche di Roma, dalla comunità indonesiana, e dalle Scuole della pace di Sant’Egidio e Auxilium gli hanno consegnato insieme ad alcuni disegni. "Caro Papa Francesco, ti scriviamo a nome dei bambini di tutta la Terra", si legge nella missiva letta dal Papa. "Ti vogliamo ringraziare perché ti preoccupi per noi e per il nostro futuro, ci vuoi bene e ci proteggi. Troppi bambini soffrono per la fame, per la guerra, per il colore della pelle diverso, per i disastri ambientali". "Vorremmo un Mondo più giusto, senza divisioni tra i popoli, tra ricchi e poveri, tra giovani e anziani - prosegue la lettera -. Un mondo che sia anche più pulito, in cui l’inquinamento non distrugge le foreste, sporca il mare e uccide tanti animali, abbiamo capito che è più importante salvare la Terra che avere tanti soldi".
L'Esortazione apostolica sui bambini annunciata oggi da Papa Francesco sarebbe l’ottava del suo pontificato, partendo dalla Evangelii Gaudium del 2013 e finendo con C’est la confiance del 2023. Soprattutto il documento sarà un nuovo capitolo di un magistero puntellato dall’attenzione spesso rivolta verso una categoria fragile e vulnerabile, vittima di abusi sessuali e non solo, di sfruttamento, di violenze, piccoli privati dell’infanzia, del gioco e del tempo libero, come rimarcato in molti panel di oggi. Ai bambini il Papa dedicherà anche un evento giubilare insieme a nonni e famiglie il 30 maggio - 1 giugno, in attesa poi della seconda edizione della cosiddetta GMB, la Giornata Mondiale loro dedicata, dopo la prima dello scorso maggio allo Stadio Olimpico di Roma. Anche quella un’occasione in cui il Papa ha ribadito che, in questo mondo di guerre, “è sempre possibile fare la pace”. E farlo a partire dal contributo proprio dei più piccoli, dalle loro necessità, dai loro desideri.