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FEDE E RELIGIONI | 03 febbraio 2025, 08:00

L’appello del Papa ai governanti cristiani: nel Giubileo si metta fine alla guerra

Francesco dopo la preghiera dell’Angelus esorta chi ha responsabilità ad un massimo impegno per porre fine ai conflitti in corso. “No alla guerra che distrugge tutto, distrugge la vita”. Poi la vicinanza alle famiglie che oggi celebrano la Giornata della Vita e il ricordo del Summit internazionale sui diritti dei bambini

L’appello del Papa ai governanti cristiani: nel Giubileo si metta fine alla guerra

Disprezzo della vita, una sconfitta per tutti. Papa Francesco spiega così la guerra al termine dell'Angelus in Piazza San Pietro, chiedendo un impegno sempre più forte a chi governa e in occasione del Giubileo della speranza.

Ribadisco il “no” alla guerra, che distrugge, distrugge tutto, distrugge la vita e induce a disprezzarla. E non dimentichiamo che sempre la guerra è una sconfitta. In questo anno giubilare, rinnovo l'appello, specialmente ai Governatori di fede cristiana, affinché si metta il massimo impegno nei negoziati per porre fine a tutti i conflitti in corso.

Preghiera per la pace

Nel suo appello non mancano i riferimenti ai principali scenari di guerra; Paesi che Papa Francesco ogni volta ricorda.

Preghiamo per la pace nella martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Nord Kiwu.

Accogliere la vita

La vita viene violata in guerra ma in Italia oggi, Giornata della Vita, si celebra sul tema “Trasmettere la vita, speranza per il mondo”. Francesco esprime la sua vicinanza a chi sulla famiglia scommette.

Mi unico ai Vescovi italiani nell'esprimere riconoscenza alle tante famiglie che accolgono volentieri il dono della vita e nell'incoraggiare le giovani coppie a non aver timore di mettere al mondo dei figli. E saluto il Movimento per la Vita italiano, che compie 50 anni.

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In Piazza San Pietro il Movimento per la Vita

La vita dei più piccoli

Guardando alla vita più fragile, il Papa ricorda il Summit internazionale sui diritti dei bambini, intitolato “Amiamoli e proteggiamoli” che prenderà il via domani in Vaticano e al quale anche lui prenderà parte.

È una occasione unica per portare al centro dell'attenzione del mondo le questioni più urgenti che riguardano la vita dei piccoli. Vi invito a unirvi nella preghiera per la buona riuscita.

Infine un saluto ai fedeli presenti in Piazza San Pietro provenienti dall'Italia e da altre parti del mondo in particolare dalla Spagna, da Marsiglia, dalla Polonia, dalla Croazia, dalla Bulgaria e dall'India.

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I pellegrini dal mondo

 

 

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