/ CRONACA

CRONACA | 31 gennaio 2025, 10:00

Spedizione in Patagonia del Cai Eagle Team, un’avventura tra le più emozionanti del mondo alpino

sei giovani alpinisti e alpiniste selezionati, insieme a Matteo Della ordella e ai tutor, si divideranno in tre cordate che scaleranno su Cerro Torre, Fitz Roy e Cerro Piergiorgio

Fitz Roy

Fitz Roy

Un sogno che diventa realtà per sei giovani alpinisti e alpiniste del CAI Eagle Team, pronti a affrontare le spettacolari pareti di granito della Patagonia, uno dei luoghi più affascinanti e impegnativi al mondo per gli appassionati di alpinismo. Inizia oggi la spedizione che segna il coronamento di mesi di preparazione, sacrificio e passione, grazie al progetto promosso e finanziato dal Club Alpino Italiano.

Il gruppo, formato dalle alpiniste Alessandra Prato (1995, Milano) e Camilla Reggio (1996, Torino), e dagli alpinisti Marco Cordin (1999, Trentino), Luca Ducoli (2001, Breno), Dario Eynard (2000, Bergamo) e Giacomo Meliffi (1996, Urbania), è pronto a raggiungere El Chaltén, la cittadina argentina che diventerà la base della loro grande avventura.

A guidarli in questa esperienza unica, l’alpinista Matteo Della Bordella, affiancato dai tutor Massimo Faletti, Silvia Loreggian e Luca Schiera. La spedizione sarà suddivisa in tre cordate autonome, ciascuna impegnata su una delle vette più iconiche della Patagonia: Cerro Torre, Fitz Roy e Cerro Piergiorgio.

Una sfida tra le pareti più difficili del mondo

Ogni cordata avrà obiettivi specifici. La cordata guidata da Faletti si concentrerà sul celebre Cerro Torre, mentre Loreggian, Prato e Ducoli affronteranno la parete del Fitz Roy. Della Bordella e Schiera, insieme a Eynard e Reggio, tenteranno di aprire nuove vie sul Cerro Piergiorgio, una delle montagne meno esplorate della zona ma con un potenziale incredibile per scoperte alpinistiche. L’ambizione di Della Bordella è di completare il tentativo su una via mai aperta prima: "La valle del Cerro Piergiorgio è poco conosciuta, ma offre molte possibilità di esplorazione. Se riusciremo a scalare la muraglia finale, sarà il massimo", commenta l’alpinista.

Una lezione di passione e amore per la montagna

Ma al di là dei risultati tecnici, l’obiettivo più grande di questa spedizione è trasmettere ai giovani alpinisti l’amore per le montagne. "Se riuscirò a far innamorare questi ragazzi della Patagonia, avremo raggiunto il nostro scopo", afferma Della Bordella. Una filosofia che esalta il valore umano dell’alpinismo e la bellezza di ogni singola scalata.

Un documentario per raccontare l’impresa

La spedizione non solo sarà un’occasione unica per questi giovani alpinisti, ma diventerà anche protagonista di un documentario che andrà in onda su Focus TV, canale 35, la prossima primavera. Il filmato racconterà non solo le sfide alpinistiche, ma anche gli aspetti umani e le emozioni che accompagneranno il gruppo lungo questa incredibile avventura.

Il supporto tecnico di Ferrino

A rendere possibile questa straordinaria impresa c’è anche il supporto tecnico di Ferrino, storico brand italiano specializzato in attrezzature per l’alpinismo. "Sostenere il CAI Eagle Team in questa spedizione è un onore per noi", commenta Anna Ferrino, CEO dell'azienda. "Crediamo nei giovani talenti e nella loro capacità di spingersi oltre i confini. Il CAI Eagle Team è un fiore all'occhiello per l’alpinismo italiano, e siamo felici di accompagnarli in questa avventura".

Il rientro della spedizione in Italia è previsto per il 2 marzo, ma, al di là dei risultati, questa sarà una esperienza che arricchirà i partecipanti sotto ogni punto di vista, trasformandoli in veri esploratori delle grandi vette. Un’esperienza che rimarrà nella storia dell’alpinismo italiano e che ispirerà le generazioni future.

Rd/Cai

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore