Vite in ascesa - 31 gennaio 2025, 07:00

BIVACCO SOARDI, REFUGE DES EVETTES E COLLE DI SEA - 2

Un itinerario affascinante e impegnativo che si sviluppa tra paesaggi montani mozzafiato, tra rocce e vallate modellate dalle recenti alluvioni

Casermetta nel Vallone di Sea, la nebbia incombe (ph. Lodovico Marchisio)

Il percorso parte dal Bivacco Soardi, attraversando il Gias Piatou e il Vallone di Sea, per giungere all’Alpe di Sea e al Piano di Sea. Si prosegue, tra tratti ripidi e zone alluvionate, verso il Gias della Balma Massiet e la Costiera Malatret, con un'attenzione particolare alla segnaletica CAI. 

Lungo il percorso si incontra una caratteristica placca rocciosa, contornando la quale ci si porta su un sentiero a ripidi zig-zag che scende velocemente sulla traccia di sinistra, ignorando il sentiero in basso a destra, sino al Gias Piatou (2189 m).

Qui le recenti alluvioni hanno cambiato totalmente l’aspetto del terreno, ma è ancora possibile immettersi in una stretta e caratteristica gola, sotto la quale il sentiero, ben segnalato, conduce sulla sinistra idrografica a una vasta zona alluvionata che va a sbucare in corrispondenza della Grande del Gias Nuovo (1888 m).

Ci si trova così su un vasto pianoro che discende nel Vallone di Sea, contornato da rocce che, a tutt’oggi, sono patria dell’alpinismo moderno, da entrambi i lati. Si scende quindi all’Alpe di Sea (1785 m) e successivamente al Piano di Sea per la sponda destra idrografica del Torrente di Sea.

Tra i recenti ammassi dell’alluvione, ci si porta al Gias della Balma Massiet, anche se il tracciato è stato modificato dopo i recenti straripamenti. Si consiglia quindi di porre molta attenzione alla nuova segnaletica bianca e rossa (quella omologata dal CAI). Si scende quindi in corrispondenza della Costiera Malatret e ci si porta in vista dell’acquedotto generale delle Valli di Lanzo (più volte ripristinato).

Qui una pista della Comunità Montana, anch’essa parzialmente danneggiata, dalla sorgente dei “Grandi Boschi” scende sulla riva del torrente, che si attraversa su un ponte in cemento, sino a trovarsi sul segnavia indicante il Vallone di Sea, che conduce al piazzale dove si parcheggiano le auto (3 h dal Bivacco Soardi, ore 8:45/9:00).

Cartografia: IGC Valli di Lanzo e Moncenisio n. 2 – 1:50000

Dipinto della baita nel Vallone di Sea

NOTE TECNICHE

Nome dell’itinerario: Bivacco Soardi e Colle di Sea
Altezza massima raggiungibile: 3100 m (Colle di Sea)
Tipo di percorso: Alpinismo con tratti su ghiacciaio
Ore: 3,30 h dal versante francese sino al Colle di Sea; 9 h per la traversata completa da Bonneval-sur-Arc a Forno Alpi Graie.
Dislivello totale: 1085 m in salita, 1881 m in discesa (si consiglia vivamente il pernottamento al Rifugio Des Evettes o al Bivacco Soardi, a seconda di dove si parte). Noi vi diamo l'itinerario che può essere comodamente fatto in senso inverso, solo perché dall’Italia vi è un minor spostamento in auto, a svantaggio però di un dislivello maggiore in salita di ben 796 m.
Difficoltà: Camminata su terreno selvaggio che necessita di buon orientamento e capacità di manovre di corda sui residui del ghiacciaio di Sea.
Materiale occorrente: Corda, piccozza, ramponi
Accesso: L’accesso avviene attraverso il Colle del Moncenisio, scendendo a Lanslevillard, proseguendo a destra per Bonneval-sur-Arc, dove si lascia la strada per il Colle dell’Iseran, proseguendo in auto (in estate) per una strada lunga circa 5 km che permette di raggiungere l’Ecot (2015 m), dove si lascia l’auto.
Punti d’appoggio: Bivacco Soardi o Refuge Des Evettes
Località di partenza: L’Ecot (2015 m)
Località di arrivo: Forno Alpi Graie (1219 m)

Lodovico Marchisio