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CRONACA | 27 gennaio 2025, 14:19

Violenza in aumento e reati in calo, la Valle d'Aosta tra risultati positivi e drammatici segnali di allarme

Uomo arrestato a Challand-Saint-Anselme, per aver colpito una donna con un bastone, causandole ecchimosi e contusioni; un secondo uomo a Quart, per aver aggredito la compagna con schiaffi e violenza fisica

Violenza in aumento e reati in calo, la Valle d'Aosta tra risultati positivi e drammatici segnali di allarme

Nel corso del 2024, la Valle d'Aosta ha registrato un significativo calo dei reati denunciati, con una diminuzione complessiva del 5,75% rispetto all'anno precedente. Questo trend positivo è il risultato di un abbassamento dei furti, che hanno subito una riduzione del 10%, scendendo da 890 a 799, e anche delle estorsioni, che sono passate da 30 a 17. I delitti informatici, una delle categorie di reato che aveva visto un preoccupante incremento in anni passati, hanno visto una discesa del 46%, passando da 95 a 51. Un risultato che potrebbe sembrare un segnale di miglioramento in un contesto di crescente digitalizzazione e nuove forme di crimine, dove la provincia di Aosta, come il resto del paese, sta cercando di rispondere con maggiore attenzione.

Tuttavia, accanto a questa flessione generale dei reati, emergono segnali inquietanti. I crimini da codice rosso, che riguardano principalmente maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti persecutori, hanno registrato un aumento preoccupante del 41%. I maltrattamenti sono passati da 93 a 132, gli atti persecutori da 42 a 63, e le violenze sessuali da 31 a 47. Questo fenomeno, sebbene non esclusivo della Valle d'Aosta, rappresenta una preoccupazione che va oltre il semplice dato statistico. L'aumento dei reati di violenza domestica e le difficoltà di arginarli sembrano essere una costante anche nel resto d'Italia, dove molte procure sono alle prese con un fenomeno che continua a crescere, nonostante le politiche di sensibilizzazione e il rafforzamento delle normative a tutela delle vittime.

Il contrasto a questi crimini, infatti, evidenzia una delle problematiche più rilevanti per la Procura di Aosta: la carenza di personale. Con una scopertura del 53% negli organici amministrativi e la previsione di ulteriori riduzioni a causa dei pensionamenti, il sistema giudiziario locale rischia di trovarsi in difficoltà nell’affrontare non solo l’emergenza dei reati, ma anche le sfide quotidiane legate alla gestione dei procedimenti e delle indagini, come sottolineato dal sostituto procuratore Manlio D'Ambrosi. La carenza di risorse e di personale è un tema che coinvolge non solo la Valle d'Aosta, ma anche molte altre regioni italiane, dove il sistema giuridico fatica a rispondere in modo tempestivo ed efficiente alle crescenti richieste di giustizia.

In questo contesto, aumentano anche le spese per le intercettazioni telefoniche e le consulenze, che si rivelano strumenti essenziali per portare avanti indagini sempre più complesse. Le intercettazioni, che nel 2024 sono aumentate fino a superare i 350 mila euro, sono utilizzate per contrastare fenomeni come la criminalità organizzata e i crimini informatici, che continuano a essere tra i più difficili da combattere. Anche la crescente necessità di consulenze specialistiche e traduzioni conferma la tendenza verso un’evoluzione del crimine che richiede risposte altrettanto sofisticate.

Nel frattempo, la Valle d'Aosta ha visto un caso di cronaca che ha richiamato l'attenzione sul tema della violenza domestica, con l'arresto di due uomini accusati di maltrattamenti e lesioni nei confronti delle loro compagne. Il primo, arrestato a Challand-Saint-Anselme, ha colpito la donna con un bastone, causandole ecchimosi e contusioni, mentre il secondo, a Quart, ha aggredito la compagna con schiaffi e violenza fisica. Questi episodi drammatici si inseriscono in un quadro più ampio che riguarda tutta Italia, dove la violenza di genere sembra non conoscere tregua, nonostante gli sforzi delle istituzioni per sensibilizzare l'opinione pubblica e promuovere politiche di protezione per le vittime.

In sintesi, il bilancio 2024 della Procura di Aosta ci restituisce un quadro complesso: da un lato una significativa riduzione dei reati in alcune categorie tradizionali, dall’altro un aumento preoccupante di crimini violenti, in particolare quelli legati alla sfera familiare e alla violenza di genere. La carenza di personale e il crescente costo delle indagini sono sfide concrete che la procura dovrà affrontare nei prossimi anni, ma anche in queste difficoltà emergono segnali di un sistema che, pur tra mille difficoltà, cerca di rispondere alle esigenze di giustizia dei cittadini. La sfida principale, però, sembra essere quella di arginare l’escalation dei reati più gravi, in particolare quelli che mettono in discussione la sicurezza e il benessere all’interno delle famiglie.

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