Alle 18.19 di oggi, domenica 26 gennaio, il Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco ha ricevuto una chiamata che ha richiesto l'istante intervento di chi, ogni giorno, mette in gioco la propria vita per salvare quella degli altri. Un'operazione che, purtroppo, si sta facendo sempre più comune in una regione dove la montagna non perdona e l’incognita della natura è sempre in agguato. Un uomo, scialpinista di nazionalità straniera, si è smarrito durante la sua escursione, separandosi dal gruppo con cui stava affrontando una giornata sulle nevi incontaminate.
L'ansia di chi resta, la paura di chi si sente perso in mezzo a un paesaggio che, da alleato, si trasforma in un nemico invisibile. Ma non è stato solo il paesaggio a dominare la scena. Un’operazione che ha visto protagonisti cinque esperti uomini del Corpo dei Vigili del Fuoco di Aosta, equipaggiati con il carro SpeleoAlpinoFluviale, e supportati da un quad, il cuore pulsante del soccorso in montagna. L’immediato intervento è stato coordinato con l’aiuto di un agente del Corpo Forestale Valdostano, che ha permesso di localizzare il disperso e guidare l’operazione di recupero.
Ogni secondo contava, eppure, come sempre, il senso del dovere e la professionalità dei nostri vigili hanno brillato. Con estrema calma e determinazione, hanno affrontato le difficoltà del terreno, mettendo da parte il rischio per raggiungere la persona in difficoltà. La sinergia tra tutti gli attori coinvolti ha permesso di portare il malcapitato in salvo e restituirlo al suo gruppo, una vittoria che non si misura solo in chilometri percorsi, ma in vite salvate, in sorrisi ritrovati, in una montagna che, ancora una volta, è stata sconfitta dalla capacità di chi la affronta ogni giorno con coraggio e professionalità.
I vigili del fuoco valdostani sono eroi silenziosi, che non chiedono riconoscimenti, ma che sono pronti a rispondere all’urlo di un soccorso in ogni angolo della nostra regione. L’intervento di oggi non è che l’ennesima conferma di come la loro preparazione, il loro spirito di sacrificio e la loro dedizione siano l’unica cosa che separa la vita dalla morte nelle situazioni più critiche. In una regione come la nostra, la montagna può essere una casa sicura o un nemico implacabile, ma oggi, ancora una volta, grazie alla professionalità dei Vigili del Fuoco, una vita è stata salvata. E questa è una vittoria che, come sempre, deve farci riflettere sull’importanza di chi ogni giorno è pronto a rispondere alla chiamata, senza mai indietreggiare.