Flavia Camilletti, Delegata dell’associazione Host Italia per la Regione Valle d’Aosta, interviene sulle problematiche riscontrate nell'applicazione della legge regionale in materia di tassa di soggiorno. Attualmente, infatti, la Regione Valle d’Aosta non consente che il pagamento dell’imposta di soggiorno venga effettuato in automatico tramite OTA come Airbnb; inoltre, non è stata messa a disposizione una piattaforma unica, bensì tre diversi sistemi, di cui Flavia Camilletti illustra le relative criticità riscontrate da numerosi utenti, facendosi portavoce delle problematiche e delle esigenze del settore turistico valdostano, cercando di trovare soluzioni efficaci per semplificare le pratiche burocratiche, come l'imposta di soggiorno, e migliorare l’esperienza di gestione degli alloggi. Inoltre, è attivamente coinvolta nel processo di sensibilizzazione e formazione per gli operatori del settore, organizzando incontri informativi e offrendo consulenze personalizzate.
I principali problemi riscontrati:
- Servizio Online 36.T del CELVA
Il servizio online per il pagamento dell’imposta di soggiorno tramite piattaforma 36.T è attivo solo per alcuni Comuni e presenta diverse difficoltà:
- Confusione nella selezione dei Comuni: Il menu del servizio include anche i Comuni che non aderiscono all'iniziativa, causando confusione e perdite di tempo per gli utenti.
- Firma digitale obbligatoria per i delegati: Per chi agisce per conto di terzi, viene richiesto di firmare digitalmente una delega, ma questa informazione non è chiaramente evidenziata in fase di registrazione, creando disguidi per chi non è a conoscenza di questo requisito.
- Modulo 36.t bis del CELVA
Il modulo PDF utilizzato per la dichiarazione dell’imposta di soggiorno ha alcune problematiche:
- Modifica del modulo all'ultimo momento: Fino a metà gennaio, il modulo era parzialmente editabile e molti utenti hanno già inviato la versione precedente prima che fosse resa disponibile la versione definitiva.
- Calcolo delle presenze: Gli utenti sono ora obbligati a calcolare manualmente le presenze, anche se questa attività viene già svolta mensilmente tramite dichiarazioni ISTAT, creando inutili duplicazioni di lavoro.
- Presenze a cavallo del mese/anno: Il sistema non tiene conto delle presenze che si estendono tra due mesi o due anni, obbligando gli utenti a effettuare calcoli aggiuntivi.
- Applicativo StayTour
L'applicativo StayTour per la gestione delle presenze è un altro strumento che presenta diverse criticità:
- Accesso tramite SPID e inserimento anagrafico: Ogni gestore deve essere registrato nell'anagrafica del proprietario, un passaggio che può risultare complicato per chi non ha familiarità con la piattaforma.
- Procedure lunghe per inserire i dati: La gestione delle presenze tramite l'anagrafica dell'ospite principale o per singoli appartamenti richiede un notevole dispendio di tempo, soprattutto per chi gestisce più strutture.
- Comune di Aosta
Il Comune di Aosta ha comunicato recentemente che l’imposta di soggiorno dovrà essere versata entro il 31 gennaio 2025, ma ha inviato le comunicazioni informative solo pochi giorni prima della scadenza. Questo ha generato disagi, soprattutto perché molti gestori avevano già inviato la documentazione precedentemente.
- Modalità di pagamento
Le modalità di pagamento dell’imposta di soggiorno, sebbene diverse, non sono sempre chiare. Gli utenti non hanno avuto informazioni sufficienti sui metodi di pagamento disponibili (pagoPa, F24, ecc.), e molti sono stati costretti a contattare direttamente i Comuni per ottenere chiarimenti.
"Alla luce di queste difficoltà", spiega Flavia Camilletti, "è evidente che il sistema attuale per la gestione dell’imposta di soggiorno nella Regione Valle d'Aosta risulti poco pratico e poco intuitivo. Un portale unico, che integri tutte le procedure relative agli alloggiati, le dichiarazioni ISTAT e l’imposta di soggiorno, sarebbe una soluzione ideale per semplificare le operazioni e risparmiare tempo a tutti gli utenti."
Inoltre, per l’associazione Host Italia, sarebbe opportuno "garantire una maggiore chiarezza nelle comunicazioni, evitare cambiamenti dell'ultimo minuto nei moduli e offrire un sistema di pagamento unificato, accessibile in modo trasparente per tutti i Comuni."
Per Flavia Camilletti, "è fondamentale che le istituzioni regionali rivedano queste procedure, con l’obiettivo di migliorare l'efficienza e ridurre il carico burocratico, rendendo il sistema più semplice e comprensibile per tutti."