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CRONACA | 14 gennaio 2025, 20:08

Un valdstano su due è in attesa di una prestazine sanitaria

La situazione delle liste d'attesa non è una novità in Italia, ma il caso della Valle d'Aosta si distingue per le dimensioni di una crisi che colpisce un territorio che non può certo essere definito “sovraccarico” in termini di densità abitativa

Un valdstano su due è in attesa di una prestazine sanitaria

La Valle d'Aosta, una regione con una popolazione di circa 120.000 residenti, si trova ad affrontare una situazione allarmante nel settore sanitario. Oltre 51.000 persone risultano essere in lista d'attesa per una prestazione sanitaria, con circa 21.000 di loro che attendono il primo appuntamento, una visita o una prestazione diagnostica. Un numero che, nonostante gli sforzi delle autorità locali, evidenzia un sistema sanitario che appare inadeguato rispetto alle necessità della popolazione.

"Le persone in lista di attesa al 10 gennaio 2025 sono oltre 51.000, di cui 20.937 in attesa del primo appuntamento", ha dichiarato l'assessore alla Sanità, Carlo Marzi, rispondendo a un'interrogazione in Consiglio Valle. La cifra, impressionante, lascia poco spazio a interpretazioni: una regione con una densità di popolazione relativamente bassa, ma che allo stesso tempo presenta un numero di utenti in attesa che mette in luce un evidente scollamento tra la domanda di prestazioni sanitarie e la capacità di risposta del sistema. La divisione tra chi attende una prima visita e chi ha già effettuato un primo accesso ma è in attesa di un controllo non fa che aumentare il divario tra i vari livelli di assistenza sanitaria, creando un clima di frustrazione tra i cittadini.

"Dal giugno 2024 all'8 gennaio 2025 sono pervenute 2.291 richieste di inserimento nel percorso di tutela. Di queste, ne sono state soddisfatte quasi 1.600, ma ben 252 sono state cancellate per rifiuto da parte dell'utente e 452 sono ancora in attesa di riscontro", ha aggiunto Marzi, facendo riferimento alle procedure che dovrebbero garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa. Sebbene l'assessore sottolinei i risultati ottenuti, i numeri parlano chiaro: per molte persone, l'accesso alla sanità sembra essere un percorso lungo e tortuoso, con tempi di attesa che non sono mai stati così elevati. La frustrazione dei cittadini aumenta quando si considerano le difficoltà che si incontrano nell'accesso alle cure, specialmente per le visite specialistiche e diagnostiche che rappresentano un nodo cruciale per garantire il benessere della popolazione.

In un contesto così grave, non sorprende che le critiche riguardanti l'efficienza del sistema sanitario valdostano siano sempre più frequenti. Da tempo  Aostacronaca denuncia la mancanza di risorse adeguate, l’insufficienza di personale e la carenza di strutture che possano rispondere alla crescente domanda di assistenza sanitaria.

La sensazione che si respira è quella di un sistema che, purtroppo, non riesce a tenere il passo con le necessità della propria comunità. La situazione delle liste d'attesa non è una novità in Italia, ma il caso della Valle d'Aosta si distingue per le dimensioni di una crisi che colpisce un territorio che non può certo essere definito “sovraccarico” in termini di densità abitativa.

Il tema delle liste d'attesa è sempre stato un argomento delicato, che ha visto più volte sollevare polemiche tra la politica e i cittadini. Le difficoltà legate all'accesso alle prestazioni sanitarie sono una realtà con cui molti italiani si confrontano quotidianamente. Ma il caso valdostano appare emblematico, con numeri che parlano di un'intera popolazione in attesa, per mesi, di un diritto fondamentale come la salute. La questione diventa ancora più problematica se si considera che, oltre ai tempi lunghi, alcuni percorsi sanitari sono destinati ad avere un esito incerto, alimentando il senso di impotenza tra i cittadini.

In questo contesto, non sorprende la crescente preoccupazione per un sistema sanitario che fatica a rispondere in modo efficace. Il rischio è che i cittadini, soprattutto quelli con patologie più gravi, si vedano costretti a ricorrere alla sanità privata, aggravando ulteriormente le disuguaglianze nell'accesso alle cure e rendendo il sistema sempre più elitario. Le critiche provenienti dalle forze politiche, come quelle di Forza Italia, non fanno altro che mettere in evidenza la necessità urgente di una riforma del sistema sanitario regionale, che dovrebbe garantire una maggiore equità e una risposta rapida ed efficace alle richieste di assistenza.

Sebbene l'assessore Marzi cerchi di giustificare la situazione con l'introduzione di percorsi di tutela, è chiaro che l'inefficienza del sistema sanitario valdostano è un problema radicato e complesso, che richiede interventi strutturali significativi. In una regione come la Valle d'Aosta, con risorse limitate, è fondamentale che la sanità venga gestita in modo efficiente, con un investimento mirato in personale, strutture e tecnologie che possano ridurre i tempi di attesa e migliorare la qualità delle prestazioni offerte. La politica sanitaria deve essere in grado di rispondere alle esigenze quotidiane della popolazione, altrimenti si corre il rischio di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nel sistema sanitario pubblico.

pi/red

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