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Consiglio Valle Comuni | 14 gennaio 2025, 13:01

VdA Aperta denuncia 'per tassa di soggiorno la confusione regna sovrana per gli host valdostani'

Il 31 gennaio, gli host valdostani sono chiamati a versare l’imposta di soggiorno per le locazioni relative all’anno 2024, ma la gestione della tassa continua a creare non pochi disagi

Erika Guichardaz portavce in Conisglio Valle di Valle d'Aosta Aperta

Erika Guichardaz portavce in Conisglio Valle di Valle d'Aosta Aperta

Sebbene il sistema sia ormai consolidato, quest’anno non sono mancati gli intoppi, con una burocrazia che si complica ulteriormente, soprattutto per chi gestisce affitti brevi, non sempre in modo professionale.

I Comuni della regione, infatti, hanno adottato approcci diversi per comunicare le modalità di pagamento e dichiarazione. Alcuni hanno inviato email con indicazioni dettagliate, altri hanno indirizzato gli host a un portale di gestione, mentre altri ancora hanno limitato il proprio supporto a un semplice link sul sito del Celva, dove è possibile trovare il modello Fines da compilare. Ma non finisce qui: la confusione persiste anche nelle modalità di pagamento, con la scelta tra il portale PagoPA o il modello F24, lasciando più di qualche perplessità tra gli utenti.

A complicare ulteriormente le cose, nelle FAQ pubblicate dall’Assessorato al Turismo, viene riportata ancora erroneamente una data di pagamento del "31 marzo 2025", anziché il termine corretto del 31 gennaio 2025, creando ulteriore disorientamento.

Una situazione che, com’era prevedibile, ha sollevato non poche critiche. La mancanza di uniformità tra i Comuni, che in alcuni casi hanno agito in modo autonomo e poco chiaro, non tiene conto delle diverse difficoltà burocratiche a cui sono sottoposti i locatori, molti dei quali non sono professionisti del settore. Se a questo si aggiunge l’assenza di un supporto concreto da parte dell’Assessorato al Turismo, che non ha previsto nessuna forma di aiuto per semplificare la procedura, è facile capire perché regni la confusione.

L’incapacità di semplificare la burocrazia è ancora più evidente se si pensa alla piattaforma online “Locazioni Turistiche” predisposta dall’INVA. Un sistema che avrebbe potuto fare molto di più, ad esempio offrendo un riepilogo della tassa di soggiorno e agevolando così le operazioni di dichiarazione e versamento. Invece, ci troviamo ancora una volta a fronteggiare una burocrazia che non solo non facilita il lavoro degli host, ma addirittura lo complica.

Come sottolineato dall'Associazione politica Valle d'Aosta Aperta: "Ancora una volta, l’Amministrazione non solo non ha permesso una semplificazione, ma addirittura ha prodotto un aumento di burocrazia".

In questo contesto, l’associazione Valle d’Aosta Aperta, attraverso l’attività della consigliera regionale Erika Guichardaz, intende mantenere alta l'attenzione sulle difficoltà che gli host stanno affrontando. Queste strutture sono una risorsa fondamentale per l’offerta turistica valdostana e meritano di essere supportate, non ostacolate da una burocrazia che sembra più un ostacolo che una risorsa. La speranza è che, in futuro, le istituzioni regionali possano finalmente intervenire per semplificare il sistema, evitando di aggiungere ulteriori complicazioni a chi già si trova a gestire un’attività complessa.

pi/red

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