CISL VdA - 13 gennaio 2025, 19:59

Valutazione nella primaria, firmata l'ordinanza ministeriale

Si cambia ancora in corso d’anno scolastico: ritornano i giudizi sintetici

Alessia Démé

In data 10 gennaio 2025, il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato l'ordinanza che definisce le modalità di valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli studenti della scuola primaria e del comportamento degli studenti della scuola secondaria di primo grado.

A decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, nella scuola primaria, la valutazione sarà espressa attraverso giudizi sintetici, da “Ottimo” a “Non sufficiente”, correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti per ciascuna disciplina, compreso l’insegnamento dell’educazione civica. I giudizi sintetici, da riportare nel documento di valutazione per ciascuna disciplina del curricolo, sono, pertanto, in ordine decrescente: a) ottimo, b) distinto, c) buono, d) discreto, e) sufficiente, f) non sufficiente.

Per la scuola secondaria di primo grado, la valutazione della condotta degli studenti sarà espressa in decimi: coloro che otterranno un punteggio inferiore a 6/10 non saranno ammessi alla classe successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo.

L’ordinanza specifica che, al fine di consentire alle istituzioni scolastiche di adeguare i criteri di valutazione, i registri elettronici e i documenti di valutazione per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado, nonché per fornire opportuna informazione alle famiglie degli alunni, le disposizioni si applicheranno soltanto per l'ultimo trimestre o quadrimestre dell’a.s. 2024/25.

L’ultima modifica in ordine di tempo (sono 10 gli interventi legislativi sulla valutazione a scuola dal 1977 ad oggi) in tema di valutazione nella scuola primaria risale all’anno scolastico 2020/2021, quando, mentre la scuola italiana faceva i conti con la pandemia da COVID, il Ministero ha richiesto alla scuola primaria di introdurre i giudizi descrittivi, sostituendoli ai voti. Si chiedeva, quindi, alla scuola primaria di introdurre un nuovo approccio valutativo, modificando la prospettiva pedagogica.

Ne è derivato un grande sforzo per la scuola, già in quel momento stressata dall’emergenza pandemica. I docenti e i dirigenti scolastici hanno dovuto frequentare un piano di formazione dedicato, organizzato dal Ministero e dall’amministrazione regionale. Hanno dovuto inserire giornate di riflessione pedagogica e docimologica, nonché confrontarsi e comunicare con le famiglie degli alunni per spiegare la nuova prospettiva di valutazione.

Ed ora si ricomincia in corso d’anno con un nuovo sistema di valutazione, come se, per fare scuola, bastasse premere un tasto di “riavvio” (On/OFF/si riparte…).

Cisl Scuola Valle d'Aosta registra con rammarico che si cambia ancora ad anno scolastico in corso e, quindi, il sistema di valutazione scolastica avrà, nello stesso anno, due registri: il primo trimestre/quadrimestre con i giudizi descrittivi; l’ultimo trimestre/quadrimestre di quest’anno scolastico vedrà comparire in pagella i giudizi sintetici.

Mentre il Ministro Valditara sostiene che “Nella scuola primaria tornano i giudizi sintetici, da ottimo a insufficiente, molto più comprensibili dei precedenti livelli, miglioriamo così la comunicazione con le famiglie e, al tempo stesso, l’efficacia della valutazione”, noi di Cisl Scuola Valle d'Aosta ci chiediamo se cambiare “registro valutativo” a metà anno scolastico non sia fonte di confusione, o perlomeno di perplessità, da parte degli alunni, delle famiglie e dei docenti stessi.

Alessia Démé - segreteria di Cisl Scuola VDA