ECONOMIA - 11 gennaio 2025, 10:33

Superbonus e Catasto: Nuova botta dal governo melonsalviniano

'Agenzia delle Entrate avvia una campagna per l'aggiornamento delle rendite catastali degli immobili ristrutturati con il Superbonus. Prima ti ffrono gli incentivi e pooi te li prendono

A partire dal 2025, i contribuenti che non hanno presentato la variazione catastale potrebbero ricevere lettere di alert. La richiesta di aggiornamento non comporta costi aggiuntivi per il contribuente, ma è un obbligo che permette di evitare problematiche fiscali future. La regolarizzazione è fondamentale per allineare i dati catastali alle modifiche effettuate sugli immobili e per evitare sanzioni.

Superbonus è stato uno degli strumenti principali per incentivare la ristrutturazione e il miglioramento energetico degli edifici in Italia, rappresentando una misura di rilievo per il rilancio dell’edilizia e per il raggiungimento degli obiettivi climatici e di sostenibilità. L'agevolazione, che permette una detrazione fiscale del 110% sulle spese per lavori di efficientamento energetico, miglioramento sismico e altre tipologie di intervento, ha beneficiato un numero elevato di contribuenti, tra i quali moltissimi proprietari di immobili che hanno ristrutturato le loro abitazioni. Tuttavia, la gestione e la complessità delle pratiche relative al Superbonus, assieme ai numerosi obblighi amministrativi, ha portato con sé anche alcune criticità, tra cui quella di dover aggiornare la rendita catastale dell’immobile una volta che i lavori siano completati.

Proprio su questo punto si inserisce una novità che riguarda l'Agenzia delle Entrate, la quale, come riporta Il Sole 24 Ore, ha annunciato l'avvio di una campagna per aggiornare le rendite catastali degli immobili ristrutturati grazie al Superbonus. A partire dal 2025, infatti, l'Agenzia invierà lettere ai contribuenti che hanno usufruito del Superbonus, chiedendo loro di fornire informazioni riguardo l’aggiornamento delle rendite catastali degli immobili oggetto di ristrutturazione, se non già fatto. In particolare, l'operazione si concentrerà su circa 500.000 immobili per i quali, nonostante i lavori siano stati conclusi, non risulta esser stata presentata una variazione catastale.

Questa iniziativa nasce dalla necessità di allineare la banca dati catastale con i dati relativi agli interventi edilizi realizzati grazie al Superbonus. L'incrocio delle informazioni tra i crediti ceduti per interventi legati al Superbonus e la banca dati catastale evidenzierà gli immobili che, pur avendo beneficiato delle detrazioni, non hanno subito l'aggiornamento catastale richiesto. In pratica, l’Agenzia delle Entrate verificherà se chi ha completato i lavori e ha ceduto i crediti ha anche provveduto a regolarizzare l’immobile in termini catastali, procedura necessaria affinché il valore dell’immobile rispecchi le modifiche strutturali o energetiche apportate.

Non si tratta, per ora, di un controllo vero e proprio, ma di un'azione di compliance, un invito a spiegare la propria posizione e ad aggiornare i dati catastali se necessario. La risposta a questa "lettera" potrebbe comportare la regolarizzazione dell’immobile o, in caso contrario, l'avvio di un accertamento più approfondito. L’obiettivo dell’Agenzia è semplificare la gestione delle informazioni e ridurre eventuali incongruenze, migliorando la precisione dei dati catastali.

Le lettere saranno inviate solo a chi ha ceduto il credito fiscale, ma non ha presentato la variazione catastale, ovvero a chi ha beneficiato del Superbonus, ma non ha aggiornato la propria posizione catastale, un passo obbligatorio per finalizzare il processo di ristrutturazione e per evitare future problematiche legate alla tassazione dell'immobile.

La richiesta di aggiornamento catastale non è una novità per chi ha effettuato interventi edilizi importanti, come quelli previsti dal Superbonus. Infatti, in caso di interventi che modificano la volumetria, la destinazione d’uso o altre caratteristiche significative di un immobile, è obbligatorio presentare la dichiarazione di variazione catastale per aggiornare la rendita dell’immobile e il suo valore fiscale. Tuttavia, in molti casi, a causa della complessità della misura e delle sue regole, alcuni contribuenti potrebbero non aver provveduto a farlo, dimenticando un adempimento che potrebbe, in futuro, causare problematiche con il fisco.

Da una parte, questa azione mira a correggere eventuali disallineamenti nei dati, ma dall’altra parte mette in evidenza l’importanza di tenere aggiornata la documentazione fiscale e catastale in relazione agli interventi edilizi. Il messaggio che arriva dall'Agenzia delle Entrate è chiaro: non basta aver beneficiato del Superbonus e aver completato i lavori; occorre anche aggiornare il proprio immobile nella banca dati catastale per evitare sanzioni o problematiche future.

Inoltre, la questione dell’aggiornamento catastale non riguarda solo un obbligo formale, ma è un elemento fondamentale anche per il calcolo di eventuali imposte future legate al patrimonio immobiliare, come l’Imu, che viene calcolata sulla base della rendita catastale. Pertanto, non aggiornare correttamente il catasto può influire anche sulle tasse che si dovranno pagare in futuro, rendendo questa operazione non solo obbligatoria, ma anche strategica per i proprietari degli immobili.

Il Superbonus, con la sua ampia diffusione e le modifiche che ha introdotto nel panorama dell’edilizia, ha comportato una serie di cambiamenti nel modo in cui gli immobili vengono trattati dal punto di vista fiscale. Adesso, con l’avvio delle lettere dell’Agenzia delle Entrate, si cerca di fare chiarezza e di evitare che alcune dimenticanze o disattenzioni possano creare problemi ai contribuenti. In fin dei conti, si tratta di un passaggio importante per garantire che il sistema fiscale e catastale resti coerente e che gli immobili ristrutturati attraverso il Superbonus siano adeguatamente documentati.

 

pi/red.eco