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FEDE E RELIGIONI | 07 gennaio 2025, 12:00

L’annuncio della Pasqua e la tradizione liturgica

Il 6 gennaio 2025, giorno dell'Epifania, la Chiesa cattolica ha dato inizio ufficialmente alla preparazione dell’anno liturgico 2025 con l'annuncio della Pasqua

L’annuncio della Pasqua e la tradizione liturgica

Dopo la lettura del Vangelo, il diacono o il sacerdote si è rivolto ai fedeli dall’ambone, proclamando con solennità la data della domenica di Pasqua, il 20 aprile 2025, un evento che rimane il cuore pulsante della vita liturgica cristiana. Questo annuncio, che affonda le sue radici nella tradizione secolare della Chiesa, segna l’inizio di un percorso che culminerà nella celebrazione della risurrezione di Cristo, un momento centrale per la comunità cristiana.

L’annuncio del giorno di Pasqua è una pratica che risale ai primi secoli del cristianesimo, con una tradizione consolidata fin dal V secolo. Il calcolo della data di Pasqua è sempre stato un compito delicato, legato ai cicli lunari e all’equinozio di primavera. Il vescovo di Alessandria si assumeva questo onere già prima del Concilio di Nicea del 325, utilizzando i dati astronomici disponibili nella grande biblioteca della città. Questo compito, formalizzato in quel concilio, ha continuato a essere una costante della vita della Chiesa, con l’annuncio della data della Pasqua che veniva comunicato attraverso lettere festali inviate alle diverse Chiese del mondo cristiano.

Nel contesto della festa dell’Epifania, il 6 gennaio rappresenta anche la conclusione del ciclo natalizio, come recita il detto popolare "L’Epifania tutte le feste porta via". Tuttavia, nonostante la fine delle festività, l’Epifania, con il suo messaggio di manifestazione del Signore, invita la comunità cristiana a guardare al futuro con speranza. La manifestazione di Cristo al mondo, simboleggiata dalla visita dei Magi, diventa la chiave per comprendere la chiamata di Dio alla fede, un invito che si rinnova ogni anno, in ogni celebrazione liturgica.

Quest’anno, come sempre, l’annuncio della Pasqua ha avuto un valore particolare: oltre alla dimensione spirituale, il popolo di Dio ha accolto con gioia il calendario liturgico che segna i momenti fondamentali dell’anno cristiano. Oltre alla Pasqua, che quest’anno si celebra il 20 aprile, sono state annunciate le altre festività principali, tra cui le Ceneri, che daranno inizio alla Quaresima il 5 marzo, l’Ascensione del Signore il 1 giugno, la Pentecoste l’8 giugno e la prima domenica di Avvento il 30 novembre. Ogni data rappresenta un'occasione di rinnovamento spirituale e di partecipazione alla grande opera della salvezza.

In un’epoca segnata da velocità e cambiamento, l’annuncio della Pasqua 2025 rappresenta un momento di riflessione e di ritorno al centro della fede cristiana. La Chiesa, attraverso la sua liturgia, continua a proporre una visione del tempo in cui ogni celebrazione diventa un incontro vivo con il Signore, che si rende presente in modo speciale nelle azioni liturgiche. Il cammino che i fedeli intraprendono, attraverso le festività e le ricorrenze, li conduce a un incontro più profondo con Cristo, e alla consapevolezza che, anche nei giorni ordinari, la salvezza di Dio è sempre attiva e presente.

Così, anche in questa Epifania 2025, la Chiesa ha rinnovato il suo invito a camminare con Cristo, in attesa di incontrarlo nei sacramenti e nelle celebrazioni che scandiscono la vita di ogni credente, con l'augurio che il nuovo anno liturgico sia un cammino di fede, speranza e amore.

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