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FEDE E RELIGIONI | 04 gennaio 2025, 18:00

Almanach de dimanche 5 janvier saint Siméon

«Incominciamo oggi, o fratelli, a fare il bene, ché nulla fin qui abbiamo fatto». Queste parole, che il serafico padre san Francesco nella sua umiltà applicava a se stesso, rendiamole nostre all'inizio di questo nuovo anno. Veramente nulla abbiamo fatto fino ad oggi o, se non altro, ben poco; gli anni si sono susseguiti nel sorgere e nel tramontare senza che noi ci domandassimo come li avevamo impiegati; se niente vi era da riparare, da aggiungere, da togliere nella nostra condotta. Abbiamo vissuto all'impensata come se un giorno l'eterno giudice non dovesse chiamarci a sé e chiederci conto del nostro operato, del come abbiamo speso il nostro tempo. Eppure di ogni minuto dovremo rendere strettissimo conto, di ogni movimento della grazia, di ogni santa ispirazione, di ogni occasione che ci si presentava di fare il bene. La più lieve trasgressione della legge santa di Dio sarà presa in considerazione. (san Pio da Pietrelcina)

Almanach de dimanche 5 janvier saint Siméon

Almanach de dimanche 5 janvier saint Siméon

La Chiesa celebra  Sant' Edoardo III il Confessore Re d'Inghilterra

Normanno da parte di madre, nel primo periodo la sua vita, visse in esilio in Francia per sfuggire all'invasione danese. Incoronato re d'Inghilterra nel 1043, si trovò a far da mediatore, con grandi difficoltà ed insuccessi, fra i Normanni e i Sassoni. Per spirito di conciliazione, sposò Edith, la figlia colta e intelligente del suo principale avversario politico. Il matrimonio, nonostante inizialmente fosse stato dettato dalla ragion di Stato, fu caratterizzato da un profondo accordo. Mite e generoso, Edoardo lasciò una traccia indelebile nel popolo inglese che lo venerò non solo per alcuni saggi provvedimenti amministrativi ma, principalmente, per la sua bontà, per la carità verso coloro che avevano bisogno e per la santità della sua vita. A lui si deve la restaurazione del monastero di Westminster.

Il sole sorge alle ore 8,11 e tramonta alle ore 16,57

“La guerra è una sconfitta per l'umanità.” (Papa Francesco)
 
Non c'è vera vittoria in guerra, perché si perde sempre qualcosa di fondamentale: la dignità umana, la pace e il futuro. La posizione di Papa Francesco invita la comunità mondiale a riflettere sulle conseguenze devastanti delle guerre e a cercare soluzioni basate sul dialogo, la comprensione reciproca e la cooperazione internazionale.

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