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ECONOMIA | 04 gennaio 2025, 14:21

Famiglie italiane sotto pressione per raffica aumenti prezzi e tasse

Il 2025 si prospetta un anno particolarmente difficile per le famiglie italiane, già schiacciate da una situazione economica precaria

Famiglie italiane sotto pressione per raffica aumenti prezzi e tasse

I rincari previsti in vari settori, come energia, carburante, alimentazione e trasporti, avranno un impatto notevole sul bilancio di milioni di famiglie. Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, il nuovo anno potrebbe comportare un aumento medio delle spese di 912,20 euro annui per ogni nucleo familiare. Un peso economico insostenibile per molti, che si troveranno a fare i conti con una realtà sempre più incerta.

Le autostrade, ad esempio, vedranno un aumento dei pedaggi, con un rincaro dell’1,8% per le tratte gestite da Autostrade per l’Italia, mentre per la Napoli-Pompei-Salerno si prevede un incremento ancora maggiore, dell’1,677%. Per altre 22 concessionarie, invece, gli aumenti sono stati evitati grazie a un intervento che ha bloccato l’adeguamento dei pedaggi all’inflazione, ma la crescita delle tariffe autostradali è comunque un altro colpo per i cittadini che già si trovano a fronteggiare una situazione economica fragile.

Anche le bollette elettriche sono destinate a crescere in modo significativo. L’Autorità per l’energia (ARERA) ha previsto un aumento del 18,2% per i clienti “tipo” nel primo trimestre del 2025, un rincaro che colpirà soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione, come gli anziani e le persone con disabilità. Una stangata che si somma ai rincari sul gas, la cui volatilità dei prezzi sembra destinata a perdurare anche nei prossimi mesi, complicando ulteriormente la gestione dei consumi energetici da parte delle famiglie.

Al contempo, il settore dell’RC auto continua a registrare aumenti. Secondo Facile.it, a dicembre 2024, l’assicurazione auto è aumentata del 6,19%, una tendenza che non sembra destinata a invertire nel breve periodo. Ma non è solo il costo dei trasporti a pesare sul budget familiare. Anche la spesa alimentare subirà aumenti in vari settori: i cereali e i derivati, i latticini, la carne, in particolare quella rossa, e l’olio d’oliva, tutti oggetti di una domanda crescente o di costi di produzione sempre più elevati, che spingono i prezzi verso l’alto. L’olio d’oliva, ad esempio, diventerà un prodotto sempre più di lusso, a causa della siccità che ha colpito i principali Paesi produttori come Italia e Spagna.

Anche il settore della scuola e della ristorazione vedrà aumenti, con un incremento stimato da Federconsumatori del 3,66% per le spese scolastiche e del 3,09% per quelle legate alla ristorazione. Si tratta di aumenti che, seppur percentualmente contenuti, in un contesto di crescente difficoltà economica si traducono in oneri significativi per le famiglie.

Nonostante questi rincari, i dati Istat indicano che il reddito disponibile delle famiglie è cresciuto solo dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono aumentati dell’1,6%. Tuttavia, la crescita dei consumi rimane insufficiente rispetto agli aumenti dei prezzi, e la propensione al risparmio continua a scendere, segno che gli italiani stanno usando i propri risparmi per fronteggiare il crescente carico economico. Secondo il Codacons, la situazione di incertezze economiche spinge le famiglie a ridurre la capacità di risparmio e a fare affidamento sulle proprie risorse, una tendenza che rende ancora più difficile affrontare i rincari e che potrebbe avere effetti negativi sul lungo periodo.

In questo scenario, la risposta del governo Meloni-Salvini sembra essere insufficiente. Nonostante le promesse di rilancio economico, le politiche adottate finora non sono riuscite a dare sollievo concreto alle famiglie italiane, lasciandole esposte a una serie di aumenti che minano il potere d’acquisto e la qualità della vita. La mancanza di interventi efficaci in settori cruciali come quello energetico, dei trasporti e della protezione sociale rischia di affondare ulteriormente chi è già in difficoltà, rendendo il 2025 un anno segnato da disagi economici insostenibili per milioni di italiani.

 

pi/eco

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