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CULTURA | 28 dicembre 2024, 17:11

« Allez voir là-haut. Témoignages 1943-1945 en Vallée d’Aoste »

La mostra si inserisce nell'ambito delle celebrazioni per l'Ottantesimo anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia promosse e sostenute dalla legge regionale 14/2023 approvata dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Châtillon (Champ-de-Cort), giugno 1945. Esumazione della salma del capo della banda della Suelvaz Émile Lexert “Milò” dal vecchio cimitero. Al centro il partigiano Mario Minuzzo “Alpino” con in braccio la figlia di Milò Renata Lexert. © Regione autonoma Valle d'Aosta - Foto Octave Bérard (fondo Bérard)

Châtillon (Champ-de-Cort), giugno 1945. Esumazione della salma del capo della banda della Suelvaz Émile Lexert “Milò” dal vecchio cimitero. Al centro il partigiano Mario Minuzzo “Alpino” con in braccio la figlia di Milò Renata Lexert. © Regione autonoma Valle d'Aosta - Foto Octave Bérard (fondo Bérard)

La Chiesa di San Lorenzo di Aosta ospita un'importante esposizione documentaria intitolata Allez voir là-haut. Témoignages 1943-1945 en Vallée d’Aoste, un progetto che segna una tappa significativa nelle celebrazioni per l'Ottantesimo anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia. L'esposizione è il frutto di un lavoro accurato, curato da Daria Jorioz e Tulipe Trapani, e si inserisce nel quadro della legge regionale 14/2023, promossa dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta. Quest'anno, infatti, ricorre il compleanno di una delle conquiste più importanti per il popolo valdostano: la nascita della sua autonomia, sancita nel 1948 con lo Statuto speciale.

Quart (Les Trois-Villes, Avisod), 23 agosto 1945. 1° anniversario della rappresaglia nazifascista del 23 agosto 1944. Donne intente ad affiggere un cartello con la scritta «W l’Italia libera» tra le macerie. © Regione autonoma Valle d'Aosta - Foto Octave Bérard (fondo Bérard)

Il tema centrale della mostra è la memoria, quella memoria che affonda le radici nei tragici anni della Seconda Guerra Mondiale e che, in Valle d'Aosta, si traduce in un continuo e profondo impegno delle comunità locali per mantenere viva la testimonianza della lotta partigiana. Le fotografie selezionate nel fondo Octave Bérard, conservato al BREL, raccontano non solo la fine del conflitto, ma anche il percorso di commemorazione, attraverso immagini che documentano le cerimonie, le inaugurazioni di monumenti e i momenti collettivi di riflessione su quel periodo oscuro della storia. La mostra, articolata in ventidue tappe, guida i visitatori in un viaggio che intreccia il passato e il presente, creando un dialogo tra le commemorazioni e i fatti che le hanno generate, con un focus sulle persone e le comunità che hanno vissuto quegli eventi.

Le immagini esposte sono accompagnate da didascalie in italiano, francese e in patois, dando risalto alla pluralità linguistica e culturale della regione. In questo modo, l'esposizione non solo celebra la memoria storica ma diventa anche un omaggio alla specificità valdostana, a quella sua identità che, attraverso il sacrificio e la lotta, ha raggiunto una delle forme più concrete di autodeterminazione. La mostra si conclude con il simbolico 26 febbraio 1948, giorno della promulgazione dello Statuto speciale, che ha posto le basi per una Valle d'Aosta autonoma e consapevole del suo valore culturale e politico.

Saint-Pierre, 28 ottobre 1945. Inaugurazione del monumento agli otto ostaggi fucilati per ritorsione il 7 settembre 1944. © Regione autonoma Valle d'Aosta - Foto Octave Bérard (fondo Bérard)

Questa memoria storica, tuttavia, non è solo un ricordo, ma un monito che ci riguarda ancora oggi, specialmente alla luce della recente evoluzione politica dell'Italia. L'attuale governo Meloni-Salvini, infatti, mette a rischio l'autonomia delle regioni a statuto speciale, come la Valle d'Aosta, con scelte politiche che minacciano l'integrità e l'autodeterminazione che furono conquistate con tanto sacrificio. Le sfide che la regione sta affrontando, a livello politico e istituzionale, ricordano quanto sia importante non solo conservare la memoria storica della Resistenza e della Liberazione, ma anche difendere concretamente quei diritti e quelle autonomie che sono il frutto di secoli di lotte e di un impegno collettivo.

In un momento in cui la politica nazionale sembra mettere in discussione la centralità delle autonomie locali, il valore della memoria e delle sue testimonianze documentarie assume una nuova importanza. Il passato non è solo una riflessione, ma una guida per capire come proteggere un patrimonio che è al contempo storico, culturale e politico. Le fotografie, i documenti, le testimonianze che la mostra presenta sono, in questo senso, un richiamo a non dimenticare ciò che è stato conquistato, a preservare ciò che ancora ci distingue come comunità autonoma e a lottare affinché l'identità valdostana rimanga libera, indipendente e protagonista nel panorama nazionale.

La mostra, quindi, non è solo un'occasione per ripercorrere la storia di un popolo che ha combattuto per la libertà, ma anche un invito a vigilare su ciò che si sta costruendo nel presente, per assicurarsi che le conquiste del passato non vengano vanificate dalle scelte politiche del futuro. In un mondo in cui le autonomie regionali sono sempre più minacciate, l’esposizione di Aosta diventa un atto di resistenza in sé, un momento di riflessione sul valore di una memoria che non va mai dimenticata e che deve continuare a orientare le scelte per il futuro.

 

Cogne, 27 settembre 1964. Commemorazione della repubblica partigiana di Cogne del 7 luglio - 2 novembre 1944 e della battaglia della Presa del 2 novembre 1944. Corteo. © Regione autonoma Valle d'Aosta - Foto Octave Bérard (fondo Bérard)

La mostra documentaria Allez voir là-haut. Témoignages 1943-1945 en Vallée d’Aoste, allestita nella Chiesa di San Lorenzo di Aosta, celebra l'Ottantesimo anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia valdostana. Curata da Daria Jorioz e Tulipe Trapani, la mostra presenta una selezione di fotografie storiche tratte dal fondo Octave Bérard, che raccontano il coinvolgimento delle comunità locali nella lotta partigiana e la successiva commemorazione dei fatti legati alla Resistenza. L'esposizione esplora il significato della memoria storica, mettendo in luce le tradizioni culturali e politiche che hanno segnato il cammino verso l'autonomia della Valle d'Aosta.

La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, fino al 8 giugno 2025. L'ingresso è gratuito.

pi.mi/fonte RAVA

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