La Valle d'Aosta ha perso una delle sue figure più influenti e significative con la scomparsa di Augusto Rollandin, un uomo che ha incarnato la politica valdostana per più di quattro decenni. Nella sua lunga e intensa carriera, Rollandin ha ricoperto ruoli di grande rilievo: dal sindaco di Brusson, suo paese natale, al Consiglio regionale, dall'assessore alla presidenza della Regione fino a diventare senatore della Repubblica. Il suo impegno per la Valle d'Aosta, per la sua autonomia e per la sua gente è stato incondizionato, e la sua figura ha segnato indelebilmente la storia della nostra comunità.
"Un uomo delle istituzioni", così lo definiscono in tanti, e non c'è definizione più giusta per descrivere una carriera che ha avuto come costante la dedizione totale al bene della regione. L'autonomia della Valle d'Aosta è stata la sua bandiera, il suo pensiero guida. Rollandin è stato il leader che ha saputo dare forma e sostanza a una visione politica che ha sempre messo al centro il rispetto dei diritti locali e delle peculiarità della nostra comunità. La sua carriera, seppur segnata da sfide e contrasti, ha avuto una costante: il suo amore per la Valle d'Aosta, la sua terra, che ha sempre visto come una risorsa da difendere con forza e determinazione.
Le parole di chi lo ha conosciuto e di chi ha condiviso con lui le battaglie politiche parlano di un uomo che ha saputo conquistare il rispetto anche di chi non condivideva le sue scelte politiche. La sua capacità di dialogare con tutti, di ascoltare e di lavorare per il bene comune, lo ha reso un punto di riferimento per intere generazioni di valdostani. Non solo un politico, ma un uomo che ha dedicato la propria vita al servizio della sua comunità. Un uomo che ha saputo essere vicino alla gente, rispondendo con pragmatismo alle difficoltà e alle sfide che la nostra regione ha dovuto affrontare, sempre con la stessa determinazione e visione di lungo periodo.
Nonostante le sue difficoltà personali e politiche, Rollandin ha saputo navigare con forza e lucidità, costruendo una carriera che ha attraversato momenti di gloria e di crisi, ma sempre con un obiettivo ben preciso: difendere e promuovere l'autonomia della Valle d'Aosta. Questo non significa che la sua carriera sia stata esente da polemiche e difficoltà, ma ogni volta è stato in grado di rialzarsi, di rinnovarsi e di restare saldo nel suo ruolo di guida. Le sue battaglie politiche sono state anche battaglie ideologiche, a volte dure e contrapposte, ma sempre mirate a garantire il benessere della comunità valdostana. In un mondo in cui la politica è spesso vista come un mestiere consumato, Rollandin ha rappresentato un'eccezione, un uomo che ha saputo mettere la propria vita al servizio di un ideale.
La sua morte segna la fine di un'epoca. Non solo della politica valdostana, ma della storia di una comunità che ha visto in lui una guida costante, capace di navigare le acque turbolente della politica locale e nazionale. Con la sua morte, la Valle d'Aosta perde un uomo che ha saputo coniugare il pragmatismo con una visione strategica e di lungo respiro. La sua figura di "Imperatore" della politica valdostana, pur con le sue ombre e contraddizioni, resterà indimenticata. Come spesso accade per chi ha avuto un'influenza così grande, la sua eredità è destinata a suscitare discussioni, ma indiscutibile è il suo impatto sulla storia della nostra regione.
Quella di Rollandin è una figura che si inscrive nel solco della tradizione valdostana, fatta di autonomie, di tradizioni da difendere e di una continua ricerca di equilibri tra il locale e il nazionale. La sua morte lascia un vuoto, ma la sua eredità politica, la sua visione e la sua dedizione alla causa dell'autonomia non potranno essere dimenticate. I suoi valori, il suo esempio di dedizione e di sacrificio per la propria terra, restano un faro per chi continuerà a impegnarsi per la Valle d'Aosta, per chi crede nell'autonomia come strumento di sviluppo e di crescita per la comunità.
Le parole di cordoglio che si sono susseguite dopo la sua morte, da parte delle istituzioni e di chi ha lavorato al suo fianco, sono testimonianze di un uomo che, pur con i suoi difetti e contraddizioni, ha avuto un impatto enorme sulla vita politica della Valle d'Aosta. La sua morte segna una transizione, ma la sua memoria vivrà nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo, di confrontarsi con lui e di lavorare per la sua stessa causa. Rollandin, con il suo carisma e la sua visione, ha scritto una pagina importante nella storia della nostra regione, una pagina che, nonostante il passare degli anni, continuerà a influenzare le scelte politiche e il destino della Valle d'Aosta.
Oggi la comunità valdostana piange la sua scomparsa, ma il suo impegno e la sua passione per la propria terra rimarranno indelebili nel ricordo collettivo. La sua politica non è stata solo una carriera, ma un vero e proprio impegno per il futuro della Valle d'Aosta, che ha guidato con determinazione e dedizione, senza mai perdere di vista il bene della sua comunità. La sua morte è una perdita enorme, ma la sua eredità rimarrà, come una stella che ha brillato nel cielo della politica valdostana.
Ciao Gueste