FEDE E RELIGIONI - 23 dicembre 2024, 18:00

Almanach de mardi 24 decembre saint Dauphin

Il tuo zelo non sia amaro, non sia puntiglioso; ma sia libero da ogni difetto; sia dolce, benigno, grazioso, pacifico e sollevante. Ah, chi non vede, mia buona figliuola, il caro piccolo Bambino di Betlemme, all'avvento del quale ci andiamo preparando, chi non vede, dico, essere il suo amore per le anime incomparabile? Egli viene per morire al fine di salvare, ed è sì umile, sì dolce e sì amabile. (san Pio da Pietrelcina)

La Chiesa celebra San Bonifacio I Vescovo di Saint-Paul-Trois-Châteaux

San Bonifacio I è il diciassettesimo vescovo di Saint-Paul-Trois-Châteaux vissuto tra i sec. VIII e IX. Nella cronotassi della diocesi, figura dopo Betto e prima di Laudone, e che abbia governato la diocesi tra gli anni 820 e 839.

La diocesi la cui sede vescovile era la città di Saint-Paul-Trois-Châteaux. nell'attuale dipartimento della Drôme, dove fungeva da cattedrale la chiesa di Nostra Signora Assunta e San Paolo, venne soppressa nel 1801.
L'antica città romana di Augusta Tricastinorum poi Saint-Paul-Trois-Châteaux. divenne sede di una diocesi della provincia romana della Gallia Viennense verso il IV secolo, il cui primo vescovo storicamente documentato è Fiorenzo, che partecipò al concilio di Epaon del 517.

Secondo il Duchesne avrebbe governato la diocesi tra la fine del V e l’inizio del VI secolo.

San Bonifacio è il primo vescovo comune dopo che sotto Ludovico il Pio le due diocesi di Orange e Saint-Paul-Trois-Châteaux furono unite all’epoca di Gregorio IV. La diocesi sarà definitivamente separata da quella di Orange all’epoca del vescovo Ponzio (Pons) III, con il Pontefice Pasquale II nel 1107. 

Il sole sorge alle ore 8,09 e tramonta alle ore 16,49

“Una politica che non si occupa dei poveri è una politica senza anima” (Papa Francesco)

Pure nelle sua brevità, questa frase di Papa Francesco ci invita a riflettere sull'autenticità e la dignità della politica. Un vero impegno politico, secondo il pontefice, deve essere radicato nella solidarietà e nell'attenzione ai più vulnerabili. La politica, al servizio della comunità, non può ignorare la povertà, ma deve rispondere alle necessità di chi vive ai margini della società, affinché ogni individuo possa godere dei diritti fondamentali. In questa visione, la povertà non è solo una condizione economica, ma una ferita che colpisce la dignità umana, e la politica ha il dovere di guarirla, cercando il bene comune.