Vi ho lasciati al “Parco Avventura” e di qui riprenderemo il discorso con una breve passeggiata, che, passando in mezzo al “Parc du Diable”, conduce al “Pont du Diable” in una decina di minuti di piacevole discesa e camminata in mezzo al bosco di conifere. Prima di scendere, però, vi consigliamo vivamente di recarvi dal parco che stiamo percorrendo (a pochi passi dal parcheggio, se avete un paio d’ore di tempo) al “Parco Avventura”.
Questo parco è meraviglioso nel bel mezzo della foresta, con vari percorsi per tutti i livelli (da facile a molto difficile) e da qui la vista sulle gole è superlativa! Il parco dispone di 2 linee straordinarie che attraversano il canyon con due tyrolienne da paura, sospesi a due cavi tra i 150 e i 180 metri sul canyon dell'Arc: uno lungo 234 metri, l'altro 640 metri. Il Pont du Diable attraversa vertiginosamente il canyon del fiume Arc.
Poi il sentiero in mezzo al bosco continua portando al Fort Victor Emmanuel. Nel cortile interno c'è un bar ristoro. È inoltre possibile visitare un museo, gli interni e i sotterranei, pagando un biglietto d’ingresso, come indicano tanti siti di “Percorsi nel mondo” e in particolare “Wikiloc” (da cui abbiamo attinto qualche notizia), che è un sito e uno spazio dove scoprire e condividere i migliori percorsi all'aria aperta per ciclismo, escursionismo e molte altre attività.
Il Parco e il relativo “Parco Avventura” sono aperti nei fine settimana di giugno e, da luglio, tutti i giorni. Il sito dell’Esseillon è una destinazione che permette di coniugare l’escursionismo all’arte e alla storia. Su questo sperone roccioso, infatti, i Savoia costruirono una formidabile barriera di forti a difesa da eventuali invasioni dalla Francia. Quando la Savoia fu ceduta alla Francia, il contratto prevedeva esplicitamente una clausola dedicata all’Esseillon, che doveva essere abbattuto.
Nella realtà dei fatti, solo un forte su cinque fu distrutto, perché in breve tempo era cambiata la tecnologia della guerra, rendendo il forte obsoleto e non più utilizzabile contro l’Italia. Così, oggi possiamo goderci questa formidabile opera di architettura militare che mai fu utilizzata per scopi bellici, mentre pratichiamo uno degli sport che si possono fare in questo sito eccezionale, cioè le “Vie Ferrate”.
Sulle pareti che sprofondano verso il fiume Arc, cento metri più sotto, vi sono anche vie d’arrampicata, come sulla grande falesia ai piedi del forte Marie Cristine. Ma si possono anche fare arrampicate sugli alberi al “Parco Avventura” situato intorno alla Rédoute Marie Thérèse, ed escursionismo e bici sui molti sentieri. In inverno, si può arrampicare su ghiaccio sulla cascata del Nant che precipita nell’Arc al fondo della gola, e poco lontano si può sciare ad Aussois, ma anche in altre località poco lontane (Val Cenis, Pralognan la Vanoise, Termignon e altre).
Un’altra facile camminata parte dal parcheggio principale del forte Vittorio Emanuele e raggiunge i ruderi dell’antico ponte del diavolo. A seguire, si possono visitare i forti dell’Esseillon che si trovano sulla vecchia strada (molto panoramica) che saliva ad Aussois e che ora lo collega con Avrieux.
In piena ferrata con vista sulla passerella
Altra bella camminata, in senso opposto, è percorrere in discesa il sentiero dal parcheggio verso il ponte e proseguire per il sentierino che transita vicino a una grande roccia, lisciata dai ghiacciai, e raggiungere la strada sterrata. Percorrerla in discesa attraversando tutto il villaggio dell’Esseillon. Si lascia la strada (prendendone una meno marcata che si diparte in discesa a destra) finché si arriva alla località delle antiche fornaci da calce. Questa strada scende fino ai ruderi dell’antico ponte del diavolo. Poco prima, presso un tornante, una breve deviazione a sinistra permette di raggiungere un punto panoramico.
Dopo aver soddisfatto gli escursionisti, gli amanti delle “Vie Ferrate” dovranno invece prendere come punto di partenza il Forte Marie-Thérèse, scendere ulteriormente fino al primo belvedere turistico sulle Gorge du Diable, raggiungibile a piedi sulla sinistra, ove inizia la prima via ferrata.
Ferrata des Anges con il Forte V. Emanuele
La Traversée des Anges (la Traversata degli Angeli): è un lungo traverso in direzione del Pont du Diable (Ponte del Diavolo) con 360 m di cavo in molti tratti strapiombanti. Questa ferrata sfrutta delle piccole cenge naturali ed è comunque atletica e molto esposta (D+ sostenuta, 1 h). Essa ha termine poco prima del Pont du Diable ed è la prima ferrata che s’incontra a 10 minuti dal parcheggio (Belvedere).
La Montée au Ciel (la Salita al Cielo): è la seconda ferrata che s’incontra ed è la prima traversata che è stata allestita attorno a questo stupendo canyon; inizia dopo il Pont du Diable, attraversando un cancello sempre aperto. In leggera discesa, ci si porta subito al primo cavo che permette di traversare sotto il ponte pedonale del Pont du Diable (Ponte del Diavolo). La ferrata si snoda poi con traversi emozionanti che permettono di vedere all’opera chi percorre la dirimpettaia “Traversée des Anges” e sale poi lungo la parete, spostandosi da destra verso sinistra. Alterna qualche passaggio atletico ad altri caratteristici (masso staccato, incavi a mo’ di grotta). La ferrata si snoda su 450 m di cavo, superando un dislivello di 200 m (ferrata a maggior dislivello dell’intero settore). Difficoltà: D, classico per 1 h / 1,30 h di percorrenza.