Aosta Capitale - 19 dicembre 2024, 15:00

Chi controlla i controllori? La sfida della sicurezza urbana ad Aosta

Parcheggi selvaggi, divieti disattesi e l’occupazione delle strisce pedonali da parte di auto parcheggiate in modo incivile sono problemi che Aosta vive quotidianamente

Strisce pedonali scambiate per parcheggi riservate imbecilli e incivili. I pedoni dove passano? E i disabili? I controllori dove sono?

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha recentemente bocciato una mozione proposta dal gruppo di Forza Italia, volta a introdurre un sistema di cartelli o segnaletica in piazza Severino Caveri ad Aosta, con l’obiettivo di prevenire il degrado urbano. La proposta è stata respinta con 21 voti di astensione da parte dei gruppi UV, FP-PD, PlA, SA e PCP, mentre 13 consiglieri (FI, Lega VdA, RV) si sono espressi favorevolmente. La mozione evidenziava la necessità di sensibilizzare i cittadini sul rispetto e la cura di uno degli spazi pubblici più importanti della città, che ospita un’area verde e una zona archeologica di valore storico.

Esempio di strada a fondo cieco con divieto di accesso. Istituito il divieto chi controlla?

Il Consigliere Christian Ganis, promotore della proposta, ha sottolineato l’importanza di preservare l’immagine di questa piazza, che è stata oggetto negli anni di lavori di valorizzazione. «Ci duole rilevare l'incuria da parte di alcuni frequentatori di questa piazza», ha dichiarato Ganis, aggiungendo che è necessario «rammentare a tutti le più basilari regole di rispetto e di condotta civile in un luogo pubblico e prestigioso come questo». Un appello alla civiltà, dunque, che però non è stato accolto in maniera unanime.

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, pur condividendo la finalità della mozione, ha ricordato che l'installazione di cartelli e segnaletica rientra nelle competenze del Comune di Aosta, non in quelle dell'Amministrazione regionale. Testolin ha evidenziato che, sebbene la Regione abbia sempre prestato attenzione alla cura e valorizzazione di questa piazza, il tema della sicurezza e del rispetto degli spazi pubblici rientra anche nelle attività di sorveglianza, come quelle svolte dalle telecamere già presenti nella zona. «Possiamo pensare a una loro implementazione, che potrebbe fungere da disincentivo nei confronti di atti di vandalismo e noncuranza», ha affermato Testolin, suggerendo che la tecnologia potrebbe essere una risorsa utile per migliorare la situazione.

Tuttavia, l'incuria di alcune aree pubbliche, non solo piazza Severino Caveri, solleva una questione più ampia. Parcheggi selvaggi, divieti disattesi e l’occupazione delle strisce pedonali da parte di auto parcheggiate in modo incivile sono problemi che Aosta vive quotidianamente. Questo degrado non è solo fisico, ma anche civico, e porta con sé una riflessione sul controllo e sulla responsabilità.

La domanda che molti cittadini si pongono è: chi controlla i controllori? Se i provvedimenti esistono, perché non vengono applicati? È difficile evitare di chiedersi se i referenti per la gestione della pulizia e della sicurezza urbana stiano davvero adempiendo al loro compito. Aosta, purtroppo, è sempre più sporca e disordinata. L'igiene urbana lascia molto a desiderare e, sebbene il Comune e la Regione abbiano messo in campo diversi sforzi per migliorare la situazione, i risultati sembrano spesso insufficienti.

Divieto di acceso ma le auto parcheggiate sono numerose. Chi controlla?

Molti si chiedono anche perché le autorità non intraprendano azioni più incisive. Non basta istituire divieti se poi nessuno si occupa di farli rispettare. La città ha bisogno di più controllo, e di un impegno concreto per garantire la pulizia e la sicurezza, soprattutto in luoghi simbolo come piazza Severino Caveri. Il tema della responsabilità sembra non riguardare solo i cittadini, ma anche chi è chiamato a vigilare. E, alla fine, se i controllori non svolgono adeguatamente il loro ruolo, chi si occupa di controllarli?

pi.mi.