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CRONACA | 16 dicembre 2024, 10:57

Protezione severa per il Gipeto, salvaguardato il suo nido tra le cascate di ghiaccio nel Parco del Gran Paradiso

La nuova zona di protezione istituita nell'area di nidificazione, che comprende una decina di cascate di ghiaccio nella valle di Cogne, serve proprio a garantire che il gipeto possa continuare a prosperare senza l'invasività delle attività umane

Protezione severa per il Gipeto, salvaguardato il suo nido tra le cascate di ghiaccio nel Parco del Gran Paradiso

Nel cuore della Valle di Cogne, una delle valli più affascinanti e selvagge del Parco Nazionale del Gran Paradiso, si fa sentire la presenza di un testimone del passato: il gipeto, un avvoltoio maestoso che, per secoli, ha quasi del tutto abbandonato le vette alpine. Oggi, però, una coppia di gipeti ha scelto di nidificare ancora una volta in questo angolo incontaminato della Valle, precisamente nel versante che affaccia sulla Valnontey.

Questo rinnovato ritorno del gipeto in uno degli habitat alpini più suggestivi è motivo di grande speranza per la conservazione di una specie simbolo di resilienza e tutela della biodiversità.

L'area prescelta per il nido, infatti, è un complesso rupestre frequentato da appassionati di arrampicata su ghiaccio, una disciplina che ha visto crescere negli anni la sua popolarità grazie alle magnifiche cascate di ghiaccio che punteggiano la Valnontey. Tuttavia, il giusto equilibrio tra la frenesia delle attività sportive e la necessità di proteggere la delicatezza della vita selvatica ha reso urgente l’intervento dell'Ente Parco.

La nuova zona di protezione istituita nell'area di nidificazione serve proprio a garantire che il gipeto possa continuare a prosperare senza l'invasività delle attività umane.

Le misure adottate sono chiare e incisive: l'accesso all'area è vietato, non solo per l’arrampicata, ma anche per attività che possano disturbare la coppia di gipeti, come l'osservazione ravvicinata, la fotografia e l'uso di droni. Inoltre, le cascate di ghiaccio che fanno parte di questo tratto di territorio, tra cui alcune delle più famose come Gusto di Scozia, Flash Estivo, e Cascata della Pazienza, sono ora soggette a divieti che regolano la fruizione, limitando l’afflusso di persone in questi periodi più sensibili.

La scelta di intervenire in questo modo non è certo una novità, ma rappresenta un passo importante per l’ambiente e per la biodiversità alpina. Il gipeto, infatti, è una specie particolarmente vulnerabile, inserita nella "Red List" dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), e richiede una protezione rigorosa durante il periodo di nidificazione, che si estende dal tardo autunno fino ad agosto. Ogni disturbo durante questo periodo potrebbe compromettere la riuscita della nidificazione e, di conseguenza, la sopravvivenza della specie.

Nel cuore di questa valle che respira al ritmo lento e silenzioso della natura, la lotta per la conservazione del gipeto non è solo una battaglia contro il tempo, ma anche contro il crescente impatto delle attività umane. La protezione di un angolo di paradiso come la Valnontey rappresenta un gesto di consapevolezza ambientale, un richiamo a tutti affinché comprendano che la bellezza della natura va custodita con rispetto. Non è solo una questione di preservare la fauna selvatica, ma anche di garantire che le future generazioni possano godere della stessa meraviglia che oggi noi possiamo ancora ammirare.

In questo quadro, il Corpo di Sorveglianza del Parco giocherà un ruolo fondamentale, monitorando costantemente l’area e verificando il rispetto delle norme imposte. Attraverso appostamenti mirati durante l’inverno, i sorveglianti contribuiranno a garantire che la tranquillità della coppia di gipeti non venga mai minacciata, preservando così il delicato equilibrio tra uomo e natura che rende il Parco Nazionale del Gran Paradiso uno dei luoghi più affascinanti e protetti d'Italia.

pi.mi.

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