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Chez Nous | 16 dicembre 2024, 08:00

Pourquoi autonomistes

L'Autonomia della Valle d'Aosta: un faro di libertà e giustizia sociale nell'incerto futuro. Ma attenzione: 'L'autonomia non è solo una questione amministrativa o fiscale, ma un principio di vita che ci permette di vivere liberi, secondo le nostre tradizioni e le nostre peculiarità'

Pourquoi autonomistes

In un'epoca segnata da un governo centrale sempre più lontano dalle esigenze e dai diritti delle sue periferie, l'autonomia della Valle d'Aosta si erge come un baluardo di libertà, giustizia sociale e identità. Oggi, più che mai, la nostra regione deve riscoprire e affermare con orgoglio la sua autonomia, soprattutto di fronte a un governo romano che sembra incapace di rispondere alle sfide quotidiane dei territori montani, delle minoranze linguistiche e delle specificità locali. La politica di Roma, sempre più centralista e sorda alle necessità di equità fiscale e sociale, sembra improntata a una visione conservatrice e, per molti versi, autoritaria.

Nel panorama politico italiano, dominato da un governo che rappresenta un'alleanza di destra e centro-destra, l'idea di giustizia appare spesso distorta. Le politiche fiscali e sociali del governo non solo penalizzano le regioni più vulnerabili, ma rischiano anche di accentuare le disuguaglianze tra il nord e il sud del Paese. La Valle d'Aosta, piccola ma fiera, ha sempre lottato per difendere i suoi diritti, le sue tradizioni e la sua autonomia fiscale. È proprio questa autonomia che ci permette di rispondere in modo più adeguato alle necessità della nostra comunità, garantendo al contempo una gestione più equa delle risorse.

Nel momento in cui Roma si avvicina sempre più a tendenze populiste e nazionaliste, non possiamo permettere che i nostri diritti, conquistati con fatica e determinazione, vengano minacciati. La Valle d'Aosta non è solo una regione che ha il diritto di decidere del proprio destino, ma è anche un esempio di come l'autonomia possa diventare un motore di sviluppo sostenibile, di giustizia sociale e di tutela delle minoranze. La nostra regione, pur essendo una piccola realtà, ha dimostrato che la capacità di autogovernarsi è la chiave per un futuro di prosperità condivisa.

Il governo centrale, sempre più distante dalla realtà quotidiana dei cittadini, non riesce a cogliere le specificità e le urgenze che le singole regioni, e in particolare le regioni autonome, vivono. In un momento storico in cui l'Italia sta attraversando gravi crisi economiche e sociali, con una crescita delle disuguaglianze e un abisso sempre più profondo tra i ricchi e i poveri, l'autonomia locale diventa un argine fondamentale contro il dilagare delle politiche che favoriscono i potenti e danneggiano i più deboli.

In questo scenario, la Valle d'Aosta deve difendere con forza la propria identità, la propria autonomia, per non essere travolta dall'onda lunga di una politica che troppo spesso privilegia gli interessi economici delle grandi aziende e delle lobby rispetto alle necessità dei cittadini. La nostra regione ha il dovere di essere un esempio di come una comunità può governarsi secondo principi di equità, solidarietà e sostenibilità, contrastando le politiche che ci impongono dall'alto.

Le parole di uomini che hanno lottato per l'autonomia della nostra terra sono più che mai attuali. “L'autonomia è la nostra libertà”, diceva Augusto Rollandin, storico leader dell'Union Valdôtaine, che ha sempre posto al centro della sua azione politica la difesa dei diritti della nostra comunità. L'autonomia non è solo una questione amministrativa o fiscale, ma un principio di vita che ci permette di vivere liberi, secondo le nostre tradizioni e le nostre peculiarità.

Anche il grande pensatore Jean-Jacques Rousseau, che ha scritto delle dinamiche di libertà e di democrazia, ha sottolineato l'importanza dell'autodeterminazione delle piccole comunità. “La libertà è il diritto di fare tutto ciò che non nuoce agli altri”, affermava. In questo concetto, l'autonomia diventa una risorsa fondamentale per garantire che il benessere della nostra gente non venga messo in pericolo dalle logiche centraliste e uniformanti di un governo lontano dalla realtà locale.

Il futuro della Valle d'Aosta deve essere costruito sulla forza della sua autonomia, sulla capacità di difendere i diritti locali contro le tendenze centraliste e autoritarie che oggi minacciano la nostra democrazia. Non possiamo dimenticare che l'autonomia non è solo una questione di gestione politica, ma è soprattutto un principio etico, che implica il rispetto per la dignità e i diritti di ogni individuo.

Come scriveva il politico autonomista Adolfo Lutz, poco noto il suo passato autonomista, “Un popolo che non sa difendere la propria autonomia è un popolo destinato a soccombere”. Oggi, la nostra lotta per l'autonomia è più che mai necessaria. Non dobbiamo mai abbassare la guardia di fronte a un governo che non ascolta le voci che provengono dalle periferie e che sta cercando di annientare la diversità culturale e sociale del nostro Paese. La Valle d'Aosta ha il diritto di essere protagonista del suo destino, e sarà solo attraverso la forza della sua autonomia che potrà davvero prosperare in un'Italia sempre più divisa e disuguale.

L'autonomia è la nostra sfida, il nostro impegno e la nostra speranza per un futuro migliore.

 

Méditez, Valdôtains

piero.minuzzo@gmail.com

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