In una cornice di profonda devozione e spiritualità, si è celebrata la S. Messa Ortodossa nella storica chiesetta di Saint-Martin-de-Corleans, un luogo intriso di storia e tradizione che ha ospitato numerosi fedeli. La Messa, oltre a essere un momento di preghiera, è stata impreziosita dalla partecipazione del coro “Cantiamo al Signore di Torino” di Santa Parascheva, che ha accompagnato la funzione con canti di lode e riflessione. Il canto, come da tradizione ortodossa, ha rappresentato un atto di partecipazione profonda, in cui ogni nota si è trasformata in un atto di lode al Signore.
Durante la lettura del Vangelo, Sua Eccellenza ha parlato del miracolo della Resurrezione del giovane di Nain, un episodio che rappresenta un incontro tra la morte e la vita. “La morte è dolorosa e spietata”, ha detto il Vescovo, “ma l’incontro con il Salvatore Cristo cambia il corso inevitabile della nostra vita, che va verso la morte. La mano di Dio, che ha creato tutte le cose, oggi tocca la bara che porta la morte, trasformandola in vita”. Un messaggio che sottolinea la speranza cristiana, quella speranza che, in ogni momento di dolore e perdita, permette di vedere la luce della resurrezione e la possibilità di un nuovo inizio.
La celebrazione di questa domenica speciale ha rappresentato non solo un momento di preghiera, ma anche un'occasione per riflettere sul mistero della vita e della morte, e sulla promessa di resurrezione che la fede cristiana porta con sé. Il messaggio di speranza, di trasformazione e di rinascita ha toccato i cuori di tutti i presenti, rafforzando il legame profondo tra la comunità e la tradizione ortodossa.
Foto di archivio dell'anniversario istituzione della comunità di Aosta con S.E. Atanasie di Bogdania