Il lavoro è stato co-prodotto con il CELVA nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione in tema di prevenzione della violenza contro le donne, in continuità con il progetto “Pour les femmes”, che vede il Consorzio promotore dal 2019 di interventi annuali in occasione della Giornata internazionale del 25 novembre.
Non è la prima volta che Palinodie porta in scena il tema: per la compagnia si tratta infatti di un’urgenza artistica e sociale. Da anni è impegnata sul campo della lotta alle discriminazioni e alla prevenzione della violenza di genere con spettacoli e progetti culturali. Palinodie è sostenuta dalla Regione autonoma Valle d’Aosta attraverso la legge regionale 19 dicembre 1997, n. 45, per cui risulta prima nella graduatoria elaborata dalla commissione di esperti.
“Come noi” è uno spettacolo inedito, andato in scena nei Comuni di Aosta, Morgex, Saint-Vincent e Pont-Saint-Martin, riscuotendo reazioni positive e un grande consenso da parte del pubblico nei giorni a seguire.
“Il CELVA, in rappresentanza di tutti gli Enti Locali valdostani, anche quest’anno ha voluto dedicare un’attenzione particolare al drammatico fenomeno della violenza contro le donne”, dichiara Alex Micheletto, presidente del CELVA. “Lo abbiamo fatto affidandoci alla professionalità e alla sensibilità artistica di una compagnia teatrale locale che ha saputo tradurre in parole, immagini, musica ed emozioni il messaggio che, in punta di piedi, portiamo avanti da diversi anni nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione sul tema. Speriamo di essere riusciti a suscitare un’emozione forte nelle persone che hanno assistito allo spettacolo, perché è anche attraverso le emozioni che si può innescare un cambiamento e promuovere una cultura basata sul rispetto reciproco, sulla libertà e sulla non violenza.”
Scritto dalla drammaturga Verdiana Vono e diretto dalla regista Stefania Tagliaferri, lo spettacolo vede in scena l’attrice Silvia Pietta, che porta al pubblico tre donne legate dal filo della storia: tre donne come noi: Gloria, la protagonista, sua figlia Stella e l’avvocata Elena.
“Lo spettacolo è una partitura di tre personaggi, di cui si intuiscono i legami e le anime”, racconta Verdiana Vono, autrice di “Come Noi”. “L’intento del lavoro è esporre senza giri di parole il percorso psicologico della violenza domestica. L’affondo è chirurgico e non vuole mai cedere a facili semplificazioni. Gloria, Elena e Stella sono le voci che ci portano a guardare nell’abisso. È stato un testo difficile da scrivere, ma al contempo un grande onore e una gioia dolorosa prendere parte a questo progetto. La risposta del pubblico, l'accoglienza dell'organizzazione, la bellezza cristallina del gruppo di lavoro sono cose che porterò sempre con me.”
Lo spettacolo è rivolto tanto alle comunità quanto alle istituzioni, con l’obiettivo di denunciare e aprire punti di vista intorno al fenomeno della violenza di genere.
Escludendo la retorica, il linguaggio adottato è vero, aspro nella scelta delle parole, onesto nel ricamo dei personaggi. Senza cedere alla vetrinizzazione, dichiarando costantemente la condanna contro l’atto violento, il lavoro porta con sé una riflessione sociale sulla violenza domestica, con conseguente isolamento, demotivazione e paura. Non trascura gli aspetti legati alla vittimizzazione secondaria e offre una lente di osservazione sulla violenza assistita subìta dai figli e dalle figlie, testimoni di maltrattamenti.
L’installazione di scena è stata ideata da Nathalie Pozzi insieme a Stefania Tagliaferri, con la disponibilità della Bottega del Riuso Sanmartino di Aosta. Le luci sono affidate a Andrea Sancio Sangiorgi, mentre il lavoro musicale ha visto la collaborazione di Simone Momo Riva nella parte di editing e produzione. Il service della tournée è stato a cura di Mlab. L’illustrazione della locandina è di Annie Roveyaz e Federico Salomone.
“Il teatro che amiamo creare è un allenamento al ragionamento e alla costruzione della comunità. Chiede alle persone di ascoltare e di mettersi in discussione. Chiede a noi di avere una visione e il coraggio di sostenerla. Penso che ‘Come noi’ sia un manifesto forte di questo modo di fare teatro e sono grata a tutto il gruppo di lavoro per averla esplorata con tanta forza, al pubblico e al CELVA per averci dato fiducia”, conclude Stefania Tagliaferri, regista e fondatrice di Palinodie.