Sulla egge di stabilità regionale sono stati approvati due emendamenti, di cui uno dell'Assessore al territorio e ambiente (proroga della validità delle autorizzazioni degli impianti di depurazione delle acque reflue per consentire l’effettiva presa in carico amministrativa da parte del nuovo gestore Sev) e uno dell'Assessore all0 sviluppo economico (proroga dell'attuale CdA dell'Ivat nelle more della revisione della legge in materia di artigianato di tradizione).
Sono stati invece respinti 5 emendamenti del gruppo Lega VdA (ripristino del Prestito sociale d'onore, istituzione sportello per uomini maltrattati, estensione dell'indennità sanitaria alle Oss, rifinanziamento del Bon chauffage, contributi a fondo perduto per le imprese colpite dall'alluvione); 10 di Rassemblement Valdôtain (agevolazioni fiscali per le famiglie con figli a carico, esenzioni Irap per le imprese che adottano contratti integrativi, tutela della toponomastica e del patrimonio locale, contributi a favore di progetti sperimentali per lo sport con iniziative per la raccolta dati, la formazione, il ciclismo e l'atletica leggera, misure per favorire il passaggio generazionale nelle imprese artigiane e industriali, fondo per agenzie di viaggio e tour operator, trasparenza nelle società partecipate); 2 di Progetto Civico Progressista (fondo speciale contro le discriminazioni e le violenze riferite all'orientamento sessuale e/o identità di genere, supporto al Corpo forestale valdostano per attività di polizia giudiziaria in materia di difesa del suolo); 1 di Forza Italia (contributi per mancato guadagno a seguito dell'alluvione di giugno).
Dei 56 ordini del giorno presentati sui testi di legge, 36 sono stati respinti e 20 ritirati.
Il bilancio di previsione in sintesi
Il documento finanziario pareggia in 1 miliardo e 897 milioni di euro per il 2025, 1 miliardo e 707 milioni per il 2026 e in 1 miliardo 608 milioni per il 2027.
Per il 2025, il totale delle entrate di competenza, senza considerare le partite di giro, è pari a 1 miliardo 626 milioni di euro (contro 1 miliardo 541 milioni del 2024). Per il 2025, la previsione di spesa corrente si attesta a 1 miliardo 394 milioni di euro nel 2025 (+4,6% rispetto al 2024), mentre la spesa di investimento sale a 396 milioni di euro (+5,9% rispetto al 2024). La crescita delle spese correnti è principalmente legata all'aumento dei contratti per gli stipendi del personale regionale.
Sempre per l'esercizio 2025, alla tutela della salute sono destinati 459 milioni di euro, all'istruzione e diritto allo studio 236 milioni, mentre alla finanza locale 262,4 milioni. I servizi istituzionali - comprensivi delle spese per il personale regionale - pesano per oltre 132 milioni di euro; la tutela e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali per 53,8 milioni; le politiche giovanili, sport e tempo libero per 11,5 milioni; il turismo per 22 milioni; all’assetto del territorio ed edilizia abitativa sono destinati 5 milioni di euro; allo sviluppo sostenibile, tutela del territorio e ambiente 103 milioni di euro; ai trasporti e al diritto alla mobilità oltre 143 milioni di euro; al soccorso civile oltre 52,5 milioni; alle politiche sociali e famiglia 124 milioni; allo sviluppo economico e competitività oltre 48 milioni di euro; alle politiche per il lavoro e formazione professionale oltre 32 milioni; all'agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 27 milioni di euro; all’energia e diversificazione delle fonti energetiche 10 milioni; ai fondi e accantonamenti 106 milioni.
Dichiarazioni di voto
La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, annunciando il voto contrario, ha affermato che «esso è in continuità con il voto al Defr. Questo bilancio non mette in campo misure strutturali per intervenire sulla situazione di forte disagio che sta interessando la nostra comunità. La forte chiusura del Governo verso tutte le iniziative proposte, anche quelle assolutamente costruttive, ha ulteriormente influito sulla nostra valutazione già ampiamente critica.»
Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, annunciando il voto contrario, ha commentato: «In questo bilancio ci sono tante iniziative frammentate ma non si intravedono strategie per affrontare i problemi della nostra comunità. Un bilancio di un Governo, che non riesce a impegnare i soldi creando un avanzo di amministrazione stratosferico, che naviga in solitaria, senza condivisione: l'aver rigettato per partito preso ogni proposta dell’opposizione rappresenta una pagina triste, di svilimento del Consiglio regionale che non possiamo accettare.»
Per il Capogruppo di PlA, Aldo Di Marco, «le dichiarazioni critiche arrivate da alcuni appartenenti della maggioranza circa la poca disponibilità al confronto hanno confermato la nostra posizione fuori dal coro di questi ultimi due anni in cui abbiamo criticato le diatribe interne, causa di ritardi. Voteremo il bilancio per senso di responsabilità verso la comunità valdostana e coerenza verso la nostra linea politica. In merito alla proposta di collaborazione fattaci di recente, non siamo orientati ad accordi veramente elettorali ma restiamo aperti a ipotesi di convergenza nel caso si verifichi un vero cambio di passo che dimostri un'effettiva apertura nei nostri confronti.»
Per il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi, «spiace aver trovato qui l'ennesimo muro contro muro, con poca politica, tanta amministrazione e tanto personalismo. Il metodo, il modo di dialogare e di fare le cose sono importantissimi. La Valle d'Aosta non ha bisogno di arroganza, ha bisogno di soluzioni, di un concreto interesse nel risolvere i problemi. E noi di Rassemblement Valdôtain lo abbiamo dimostrato.»
«La politica ha cantieri complessi che in questi quattro anni hanno portato a risultati importanti come l'inaugurazione della nuova sede dell'Università della Valle d'Aosta, la ripresa dei lavori all'aeroporto Corrado Gex e, a breve, l'ampliamento dell'ospedale Parini - ha affermato il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier -. Voteremo il bilancio per consolidare questa maggioranza.»
Per il Capogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Andrea Manfrin, «la maggioranza si regge su di un sottile equilibrio ed esce da queste giornate con le ossa rotte, in cui i franchi tiratori sono comparsi e i mal di pancia sono emersi. Prendendo atto della chiusura e dell'arroganza di chi non ha ascoltato e non ha rispettato il nostro lavoro, annunciamo il nostro voto contrario.»
«Abbiamo portato avanti progetti complessi in anni molto difficili - ha ricordato il Capogruppo di Stella Alpina, Carlo Marzi -. Nulla è più politico del bilancio: quindi chi lo voterà ha creduto e crede in quello che stiamo facendo e in quello che vogliamo fare, come SA. Chi non lo voterà esprime una valutazione politica negativa anche se sottobanco alcuni avrebbero voluto venire a governare. Chi cerca, in una qualche maniera, di creare dei rapporti politici, è giusto che si esprima con il voto di astensione. Tutto qua! Questa è la lettura politica dell'atto politico per eccellenza, a maggior ragione se è l'ultimo bilancio prima delle elezioni.»
Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, ha dichiarato: «Questo è un bilancio che, con tutti i limiti possibili, potrà dare delle risposte: è stato fatto un lavoro onesto e questa maggioranza ha dimostrato di essere molto più solida della minoranza.»
Il Presidente della Regine, Renzo Testolin, si è detto soddisfatto di questi quattro giorni: «Come maggioranza abbiamo dato esempio di serietà: per fortuna non tutti la vediamo nello stesso modo, questo è indice di biodiversità e arricchisce il nostro cammino. L'unico cruccio che mi rimane è non aver chiuso un percorso più strutturato per costruire un futuro, ma questo bilancio è una risposta seria e di lavoro alla nostra comunità.»