Il Solstizio d’inverno 2024 non è solo un evento astronomico, ma l’inizio di un viaggio che ci porterà a celebrare la città di Aosta nelle sue molteplici dimensioni, ricordando il passato e lanciando uno sguardo verso un futuro di crescita culturale, inclusività e dialogo tra le generazioni.
L'anniversario, che sarà celebrato nel 2025, nasce dalla collaborazione tra l’Assessorato regionale per i Beni e le Attività Culturali, Sistema Educativo e Politiche per le Relazioni Intergenerazionali e il Comune di Aosta. La storicità dell’evento, infatti, risiede non solo nel dato numerico dell’anniversario, ma anche nel fatto che la nascita della città, per volere dell’imperatore Ottaviano Augusto, fu legata alla precisione dell’osservazione astronomica, come testimoniato da una scoperta archeologica del 2012 presso la Torre dei Balivi, che ha portato alla realizzazione di studi archeo-astronomici.
Nel contesto delle celebrazioni, le giornate del 20 e 21 dicembre 2024 vedranno un ricco programma di eventi che rievocano la fondazione della città e il suo legame profondo con il solstizio d'inverno, momento astronomico che segna la rinascita della luce. Il programma prevede conferenze, laboratori, performance teatrali e concerti che intrecciano scienza, mitologia e teologia, dando vita a una riflessione sulla luce e sulla nascita simbolica della città. Gli appuntamenti, che abbracciano la storia e la modernità, permetteranno ai cittadini e ai visitatori di riscoprire il patrimonio storico e culturale di Aosta, ma anche di guardare al futuro della città.
Il primo evento, "Sol Invictus. Scienza, miti e teologia della luce", si terrà venerdì 20 dicembre alle 18 presso la Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta. Qui, l'antropologo e archeologo Mario Polia, insieme al ricercatore Matteo De Re dell'Osservatorio Astronomico regionale, guideranno il pubblico in un viaggio attraverso la storia e il significato del solstizio d'inverno, un tema che ha suscitato grande interesse in tutte le culture fin dai tempi antichi. Il giorno seguente, sabato 21 dicembre, si terranno altri eventi simbolici, tra cui "LUCE", un'osservazione del sorgere del sole al Cardo Maximus, seguita da approfondimenti con esperti. I partecipanti saranno immersi in un’esperienza sensoriale che lega la scienza alla spiritualità, esplorando il legame profondo tra luce e vita. Un altro importante evento del programma sarà il laboratorio per famiglie, "La nascita di una città", al Museo Archeologico Regionale, dove si racconterà la storia di Augusta Praetoria.
Il Solstizio d'inverno 2024 funge così da preludio a un anno di celebrazioni che culmineranno il 21 marzo 2025, giorno dell’equinozio di primavera, con l’inizio delle commemorazioni ufficiali di Aosta 2025. L’intero programma si inserisce in un progetto ambizioso, che vede coinvolte le strutture culturali regionali e il Comune di Aosta, e punta a celebrare le radici storiche della città, ma anche a proiettarsi verso il futuro, rendendo omaggio al passato ma anche guardando alla sua evoluzione nei prossimi decenni. L’idea alla base dei festeggiamenti è quella di valorizzare il patrimonio culturale e storico di Aosta, ma anche di riflettere sul senso di comunità che la città ha saputo mantenere e rafforzare nel tempo.
Jean-Pierre Guichardaz, Assessore regionale, ha sottolineato che celebrare la fondazione di una città non significa solo guardare al passato, ma anche rinsaldare i legami tra le persone, le tradizioni e i valori che hanno caratterizzato Aosta nel corso dei secoli. Una città che, nonostante i cambiamenti, ha saputo mantenere viva la sua identità, sempre aperta a nuove sfide e prospettive. Laura Montani, Soprintendente per i Beni Culturali, ha aggiunto che questo lavoro corale, che coinvolge istituzioni e cittadini, rappresenta anche un’importante occasione per riflettere sulla conservazione del patrimonio e sulle sfide future, coinvolgendo la comunità di Aosta in un processo di valorizzazione attiva.
Samuele Tedesco, Assessore alla Cultura del Comune di Aosta, ha infine ricordato come il 2050° anniversario della città sia un’opportunità per riprendere una promessa fatta durante la candidatura di Aosta a Capitale italiana della Cultura. Le attività previste non sono solo commemorazioni, ma un invito a riflettere su temi importanti come la giustizia, l'unità e la pluralità, valori che già Ottaviano Augusto cercò di promuovere nella costruzione della città. Attraverso una riflessione culturale e intergenerazionale, Aosta guarda al futuro, con l’auspicio di superare le divisioni e contribuire alla costruzione di una comunità sempre più inclusiva e consapevole del proprio patrimonio e della propria storia.