Piemonte NordOvest - 13 dicembre 2024, 07:00

Le Sublimi "Vie Ferrate" del Pont du Diable

Testo e foto di Lodovico Marchisio - PRIMA PARTE Introduzione alle ferrate del “Pont du Diable”

Il cartello all'ingresso del magico mondo delle ferrate del “Pont du Diable”

Dopo avervi condotto per quattro settimane lungo il “Parco della Dora”, ora vi condurrò per altre quattro settimane attraverso un luogo magico, inusuale, colmo di storia e di mistero, ove non è obbligatorio compiere le otto ferrate che vengo a proporvi, perché sugli itinerari descritti, per chi ama le “Vie Ferrate”, troveranno qui il loro “Angolo di Paradiso” anche gli escursionisti che potranno ricavare grande soddisfazione a percorrere i sentieri che conducono al “Forte Vittorio Emanuele” (o Fort Victor-Emmanuel), a “Le Fort Marie-Thérèse” o attraversando il vertiginoso ponte pedonale sul canyon originato dal tumultuoso fiume Arc che scorre nella profonda gola del “Pont du Diable”.

Per facilitare questo connubio rivolto anche a chi ama camminare, darò alla fine di ogni itinerario di “via ferrata” (per tutti i gusti, dal più facile al più difficile), anche la descrizione di chi ama percorrere questo luogo in altra maniera, per beatificarsi gli occhi tra pinete e rocce incredibili, o tuffarsi nella storia, passeggiando beatamente e con poco dislivello a fianco di questo fantastico “spazio naturale”.

Se avete la possibilità di farvi una breve vacanza dedicando qualche giorno a un luogo davvero irreale, eccovi queste ferrate tutte conglobate tra due forti, già citati all’inizio, per scendere dopo al ponte pedonale sospeso sul canyon del “Pont du Diable”, originato dal fiume Arc, che sono le prime tre cose da vedere e da ammirare per tutti gli escursionisti, senza difficoltà alcuna.

Il primo sito da visitare a piedi è senza dubbio il Forte Vittorio Emanuele, che si trova sopra una via ferrata (che andremo a descrivere nei capitoli successivi), situato a poca distanza da Aussois, nella Savoia, a 38 km a est di Saint-Jean de Maurienne e a 8 km a nord-est di Modane. L’edificio appartiene a un gruppo di fortificazioni chiamato “Barriera dell'Esseillon”.

Su entrambi i lati del percorso, costituito da quattro forti costruiti tra il 1819 e il 1834 per proteggere il Piemonte e prevenire intrusioni francesi possibili, vi sono dei vasti sotterranei, alcuni percorribili a piedi. Tutti portano i nomi dei membri della famiglia reale dei Savoia. Il forte Vittorio Emanuele è il più grande e poteva ospitare 1.500 uomini. Gli edifici sono stati costruiti sopra una barriera rocciosa, a quei tempi quasi insormontabile dal basso (lato del Pont du Diable), dove si sviluppano quasi tutte le vie ferrate del comprensorio. Oggi, grazie al vertiginoso ponte sul fiume Arc, si può, con un facile sentiero, accedere alla cima (1 ora dal parcheggio), più comodamente raggiungibile dal retro (prossimo alla cima del forte), parcheggiando a pochi km da Aussois, da dove, con una comodissima passeggiata di 20 minuti, si arriva alla parte più alta del forte e poi, per comode scalinate, “antri” e cunicoli interni, si può scendere fino all’uscita della più classica delle otto ferrate che vi andremo a descrivere nei capitoli successivi.

Veduta dall'alto sulla passerella del canyon

Il Fort Marie-Thérèse è una piccola fortificazione e fa parte del gigantesco sistema dei Forti dell'Esseillon, costruiti quando il Regno di Sardegna voleva proteggersi dall’invasione francese. Mai utilizzati per imprese belliche, l'alleanza franco-sarda del 1857 li rese inutili. Questo forte fa parte dei siti dell'Esseillon, nei comuni di Aussois e Avrieux. Ci si accede (vedi “Relazione Tecnica” contenuta al fondo di questo primo capitolo) e, una volta giunti ad Aussois, si prende la RD 215 fino al parcheggio del forte Vittorio Emanuele. Dalla RD 1006, parcheggiare nel parcheggio del forte Marie-Thérèse.

La terza camminata, visto che sul greto dell’Arc si può arrivare solo dal basso percorrendo il fiume, ma non salire senza scalare o raggiungere rocambolescamente l’attacco di qualche “Via Ferrata” che proliferano in questa zona, si può più comodamente godere di punti di vista senza eguali, partendo dal parcheggio accanto al Parco Avventura, che permette, con una adrenalinica Tyrolienne, di arrivare sul lato opposto.

Forse è questo il modo più acrobatico per raggiungere l’altra sponda dell’Arc, ma anche di questo vi parleremo nel successivo capitolo, perché c’è un modo molto più “facile” per arrivarci.

Pecore sugli alti pascoli di Aussois

RELAZIONE Tecnica
Nome dell’itinerario: 6 ferrate + 2 novelle con un totale di 8 ferrate (due fuori circuito) al Pont du Diable (Aussois)
Altezza massima raggiungibile: 1354 m
Tipo di percorso: vario, su vie ferrate di difficoltà diverse.
Ore: Per le 6 ferrate, senza le due nuove fuori percorso, calcolare 6/7 h.
Dislivello totale: Tra i vari spostamenti necessari fra una ferrata e l’altra, potrete al massimo superare un dislivello di 400 m, che risulta però irrisorio (si sviluppano quasi tutte in traversata). Sono comunque circa 200 m per arrivare al Forte Vittorio Emanuele; calcolare poi, tra discese e salite con i vari spostamenti, altri 150 m scarsi di dislivello, più 50 m per tornare all’auto (parcheggio al Pont du Diable).
Difficoltà: Molto varie, da F a TD (secondo la ferrata scelta o i vari abbinamenti).
Materiale occorrente: Kit da ferrata con rinvio corto a vita (in più) se vi cimenterete anche sulla “Rois Mages” (TD).
Accesso: Dal Colle del Moncenisio in estate, scendendo a Lanslebourg, Termignon, Sollières-Sardières, Aussois, fino a trovare sulla destra, scendendo verso Modane, il cartello Pont du Diable - Fort Chalet Marie-Thérèse. Se invece arrivate da Modane, attraverso il tunnel a pagamento del Frejus, percorrere 5 km in direzione di Lanslebourg. I parcheggi possibili sono 2: Forte Marie-Thérèse (in basso) e Forte Vittorio Emanuele (in alto). A seconda della ferrata scelta o dei vari abbinamenti, può essere più conveniente o meno uno di questi due parcheggi. Quello alto lo si raggiunge prendendo la strada per Aussois. Un giro completo comporta l’unione di sei ferrate tutte unite fra di loro. Si scende in breve (per tutte), meno le due del Forte Vittorio Emanuele, al primo piazzale. Se si vuole fare solo la Montée au Ciel, continuare a piedi fino ad attraversare il Pont du Diable.

Punti d’appoggio: Fattibile in giornata, ma molte sono le ricettività alberghiere ad Aussois e nei paraggi.
Località di partenza: Pont du Diable
Località di arrivo: Idem (o parcheggio superiore Forte Vittorio Emanuele in alto)
Cartografia: IGN Massif et Parc National de la Vanoise (Savoie) n. 11 - 1:50000
Questa relazione tecnica conservatela perché l’itinerario predetto è composto da 4 parti e la trovate solo qui in fondo.

ascova