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ATTUALITÀ POLITICA | 11 dicembre 2024, 16:33

Discarica di Pompiod, tra bonifica e rischi, le preoccupazioni di Valle d'Aosta Aperta

Valle d'Aosta Aperta ha recentemente depositato le proprie osservazioni alla procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) per il rinnovo dell'autorizzazione alla gestione della discarica di Pompiod, situata nel comune di Aymavilles

Discarica di Pompiod, tra bonifica e rischi, le preoccupazioni di Valle d'Aosta Aperta

La richiesta, che riguarda la discarica per rifiuti inerti, solleva diverse preoccupazioni riguardo alla sua gestione e ai rischi per l’ambiente e la salute pubblica, e merita una riflessione approfondita.

In primo luogo, secondo VdA Aperta, il progetto di rinnovo non tiene conto dell’aggiornamento del Piano Regionale Generale dei Rifiuti per il quinquennio 2022/2026, un elemento fondamentale per garantire una gestione corretta e responsabile dei rifiuti. La discarica di Pompiod si trova dunque in una situazione di stallo normativo, dove l’adeguamento alle nuove linee guida sembra essere stato trascurato. Questo non solo mina la credibilità della gestione dell’impianto, ma rischia di compromettere il futuro della gestione dei rifiuti nella regione.

Inoltre, il progetto e lo studio preliminare ambientale non fanno alcun riferimento alle due messe in sicurezza già realizzate nell’area, né prendono in considerazione le problematiche emerse in precedenti analisi. Un consulente tecnico, incaricato dalla Procura della Repubblica nel procedimento penale 1567/2019, ha infatti sollevato numerose perplessità in merito alla capacità tecnica della discarica, alla sua localizzazione, e ai vari aspetti tecnici e amministrativi legati all’impianto. L'assenza di un'analisi approfondita delle non conformità rilevate, insieme alla mancanza di una valutazione aggiornata sulla sicurezza, getta ombre sulla validità della proposta di rinnovo dell'autorizzazione.

Non meno preoccupante è il fatto che il progetto di rinnovo della discarica preveda l’accoglimento di 68 tipologie di rifiuti, tra cui scorie non trattate, residui di miscela di preparazione non sottoposti a trattamento termico e mercurio parzialmente stabilizzato. Questi materiali sono particolarmente pericolosi per l’ambiente e la salute, e la decisione di continuare a immagazzinarli in una discarica già oggetto di interventi di messa in sicurezza è tutt’altro che rassicurante.

Le giuste preoccupazioni della popolazione locale, che da tempo esprime dubbi sulla sicurezza dell’impianto e sugli effetti della sua gestione sull’ambiente circostante, vanno ascoltate con la massima attenzione. La salute dei cittadini e la protezione dell’ambiente devono essere la priorità assoluta. Di fronte a queste problematiche, riteniamo che il principio di precauzione, sancito dalla normativa europea e nazionale, debba prevalere. Non possiamo permettere che si proceda con una gestione che potrebbe compromettere ulteriormente la salute delle persone e l'integrità del territorio.

La proposta avanzata dal consulente della Procura, che prevede la bonifica e la riforestazione dell’area, appare la soluzione più adeguata e responsabile. Non solo per il ripristino ambientale, ma anche per garantire una vera protezione a lungo termine del territorio. Investire nella bonifica e nel recupero delle aree inquinate è un atto che non solo rispetta la legge, ma che dà un segnale forte di impegno per la salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica.

Il rinnovo dell’autorizzazione alla discarica di Pompiod non deve essere trattato come una mera formalità amministrativa, ma come un’opportunità per migliorare la gestione dei rifiuti, rispettando le normative ambientali e tutelando le generazioni future. La nostra responsabilità verso l’ambiente e la comunità è irrinunciabile: ogni decisione deve essere presa tenendo conto non solo dei costi economici, ma soprattutto delle conseguenze ambientali e sanitarie. Il futuro della Valle d'Aosta e delle sue risorse naturali deve essere al centro di qualsiasi scelta politica.

pi.mi/red

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