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Consiglio Valle Comuni | 09 dicembre 2024, 20:27

Bilancio regionale 2025-2027: L'opposizione critica la mancanza di visione a lungo termine, la maggioranza difende gli investimenti per la comunità

Nella seduta consiliare del 9 dicembre 2024, il dibattito sul bilancio regionale per il triennio 2025-2027 ha visto una chiara divisione tra maggioranza e opposizione, con gli interventi di due consiglieri che hanno messo in evidenza visioni molto diverse sulla gestione delle risorse e sulle scelte future della Regione

Stefano Aggravi

Stefano Aggravi

Da un lato, il consigliere Stefano Aggravi, capogruppo di Rassemblement Valdôtain e relatore di minoranza, ha esordito denunciando quella che considera una tendenza preoccupante: «Stiamo vivendo una stagione di bilanci sempre più 'corti' e sempre più dipendenti da fonti terze», ha detto. Secondo Aggravi, il bilancio presentato rappresenta l'ennesimo esempio di una politica di breve respiro, che privilegia l'urgenza del presente a discapito di una programmazione a lungo termine. «I bilanci 'corti' e l’incombente peso della spesa corrente», ha sottolineato, «ci impongono di ripensare una struttura di bilancio troppo statica e ancorata a logiche storiche». In particolare, il consigliere ha messo in evidenza le problematiche derivanti da un sistema pubblico che non è stato riformato in modo adeguato. La riforma del comparto pubblico, pur essendo annunciata, rischia, secondo Aggravi, di restare un’operazione di "posizionamento", piuttosto che un vero intervento di efficienza. Inoltre, la riforma degli enti locali, a suo avviso, è stata rinviata senza adottare scelte davvero coraggiose, limitandosi a modifiche superficiali.

Un altro tema centrale sollevato da Aggravi è quello degli investimenti. Criticando in particolare la pianificazione degli investimenti, ha preso come esempio il progetto per il community center di via Torino, che, pur con un investimento iniziale importante, non ha ancora una programmazione definita per il futuro. «Si continua a guardare al breve termine», ha osservato, «mentre sarebbe necessario innovare gli strumenti di finanziamento delle opere pubbliche».

Dall’altro lato, il consigliere Antonino Malacrinò, relatore di mag-gioranza (8nella foto), ha difeso con forza il bilancio presentato, mettendo in evidenza gli aspetti positivi della legge di stabilità regionale. Malacrinò ha sottolineato che il bilancio 2025-2027 prevede un’importante crescita delle risorse destinate alla Regione, con un incremento significativo delle entrate, che nel 2025 ammontano a 1 miliardo e 626 milioni di euro. «Il bilancio mette in campo ingenti risorse per sostenere la nostra comunità», ha affermato. Ha poi elencato una serie di interventi strategici, come l’aumento dei fondi per la sanità, che vedrà un incremento di 13 milioni di euro rispetto all’anno precedente, e per l’istruzione, con investimenti in edilizia universitaria e manutenzione straordinaria di beni storici.

Inoltre, Malacrinò ha evidenziato il sostegno alle aree montane, con l’allocazione di 3,5 milioni di euro per il triennio, e ha sottolineato l’impegno della Regione per la tutela del territorio e l’ambiente, con finanziamenti per la gestione dei siti Natura 2000 e la riduzione dei rischi idrogeologici.

Un altro aspetto sottolineato dal relatore di maggioranza è la spinta verso una maggiore inclusività, con fondi destinati a programmi di integrazione per i cittadini stranieri e per il sostegno a minori con disabilità. Inoltre, Malacrinò ha sottolineato l'importanza delle politiche per il turismo e lo sport, con finanziamenti per progetti come "Sci…volare a scuola" e il sostegno alle politiche di mobilità sostenibile.

Nonostante le posizioni opposte, entrambi i consiglieri concordano sulla necessità di affrontare le sfide economiche e sociali con un approccio più moderno e responsabile. Se Aggravi critica una visione miope e troppo dipendente da risorse esterne, Malacrinò difende una visione che, pur con le sue difficoltà, cerca di garantire il sostegno alla comunità e la stabilità per il futuro. Il confronto tra le due visioni mette in luce le difficoltà di un bilancio che cerca di conciliare la necessità di rispondere alle urgenze quotidiane con la necessità di una pianificazione a lungo termine, sollevando interrogativi cruciali su come la Regione possa orientarsi per affrontare i problemi strutturali e le sfide del futuro.

pi.mi.

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