La Chiesa Sant' Ambrogio Vescovo e dottore della Chiesa
Chi amministra la vita pubblica ha il potere di creare comunione, così come può alimentare le divisioni. Sant'Ambrogio, padre della Chiesa di Milano, scelse la via dell'unione, del superamento dei contrasti. Per questo fu scelto come vescovo dalla comunità milanese nel 374: tra le diverse fazioni in campo per la scelta del pastore, infatti, egli, che era prefetto della città ma era solo un catecumeno, fece da mediatore. Nel suo ministero si piegò sulle necessità degli ultimi e scrisse opere esegetiche, morali e spirituali. Diede forma alla Chiesa milanese e piantò il seme del suo rito liturgico particolare. Nato a Treviri nel 339-340, nel 370 era governatore della provincia Aemilia et Liguria; guidò la Chiesa di Milano fino alla morte nel 397. È dottore della Chiesa.
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“Una politica che non si occupa dei poveri è una politica senza anima” (Papa Francesco)
Pure nelle sua brevità, questa frase di Papa Francesco ci invita a riflettere sull'autenticità e la dignità della politica. Un vero impegno politico, secondo il pontefice, deve essere radicato nella solidarietà e nell'attenzione ai più vulnerabili. La politica, al servizio della comunità, non può ignorare la povertà, ma deve rispondere alle necessità di chi vive ai margini della società, affinché ogni individuo possa godere dei diritti fondamentali. In questa visione, la povertà non è solo una condizione economica, ma una ferita che colpisce la dignità umana, e la politica ha il dovere di guarirla, cercando il bene comune.