“La Cisl apprezza l’invito rivolto al Parlamento da alcune tra le principali associazioni datoriali del nostro Paese riguardo l’esatta definizione dei criteri utili a selezionare le organizzazioni datoriali comparativamente più rappresentative nell’ambito dell’individuazione dei contratti collettivi nazionali da adottare negli appalti pubblici”. E’ quanto ha sottolineato oggi il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, nel corso del Consiglio Generale Confederale riunito a Roma.
“Siamo da subito disponibili a promuovere un tavolo di confronto che coinvolga tutte le associazioni sindacali e datoriali con la maggiore rappresentatività comparata, anche quelle non firmatarie la missiva dello scorso 28 novembre, per proporre al legislatore meccanismi di verifica della effettiva rappresentatività delle parti sociali che sottoscrivono i contratti collettivi da esplicitare nel Codice degli appalti. Le proposte su questa materia devono necessariamente provenire dalle stesse parti sociali, perché sia difesa l’autonomia contrattuale che fa parte della storia del nostro Paese e siano impedite soluzioni legislative invasive della libera azione negoziale, volte a imporre poteri di veto o a definire “dall’alto” le materie oggetto di confronto sindacale. Il necessario e urgente contrasto ad ogni forma di dumping contrattuale, che condividiamo pienamente, non diventi pretesto per violare la libertà del sindacato, garantita dalla nostra Costituzione. Il CNEL può avere una funzione preziosa per una più agevole individuazione dei contratti collettivi nazionali seri e tutelanti attribuendo un rating tecnico-qualitativo ai contratti depositati. La via pattizia resta per noi la strada maestra per affermare l’autonomia e la specificità delle parti”.