Secondo l'ultima Supermedia realizzata da Youtrend per Agi e riportata da Fanpage.it, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega segnano tutti un lieve calo nei sondaggi, sebbene nessuno dei dati sia ancora drammatico. Tuttavia, la perdita di consensi, anche se minima, potrebbe rappresentare un segnale di disaffezione crescente verso un governo che, nonostante le promesse di crescita e stabilità, non sembra riuscire a consolidare il supporto popolare.
Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni, scende al 28,9%, dopo aver sfiorato la soglia del 30% in settimane precedenti. Un calo che, seppur modesto, riflette un trend che coinvolge anche gli alleati di governo: Forza Italia e Lega. Il partito di Silvio Berlusconi scivola al 9,1%, mentre la Lega di Matteo Salvini registra un -0,2%, attestandosi all'8,7%. L'unica formazione del centrodestra che sembra riuscire a mantenere un po' di slancio è Noi Moderati, che cresce dello 0,3%, ma rimane comunque lontano dal rappresentare una vera e propria forza politica di spicco.
Dall'altra parte, i segnali di crescita per l'opposizione sono chiari. Il Partito Democratico guadagna lo 0,4%, raggiungendo il 23,2%, e riduce il divario con Fratelli d'Italia. Nonostante la distanza con la maggioranza di centrodestra sia ancora considerevole, la tendenza sembra favorevole per il Pd, che inizia a recuperare terreno dopo un periodo di incertezze post-elezioni europee. Anche il Movimento 5 Stelle, nonostante le tensioni interne e la ripetizione del voto tra gli iscritti, cresce dello 0,2%, arrivando all'11,6%. Un dato che, seppur frutto di un contesto turbolento per il partito di Giuseppe Conte, segna un recupero di consensi tra gli elettori.
Anche le formazioni della sinistra, come Alleanza Verdi-Sinistra, mantengono una certa stabilità, restando sopra il 6%. Tuttavia, i partiti liberali di opposizione non sembrano attraversare un buon momento. Azione, il partito di Carlo Calenda, scivola al 2,4%, segnando uno dei suoi punti più bassi da quando è nato. Italia Viva di Matteo Renzi cresce di poco, passando al 2,3%, mentre +Europa si stabilizza al 2%. Questi dati, seppur non disastrosi, riflettono la difficoltà del fronte liberale nell'attrarre consensi in un panorama politico sempre più polarizzato.
Guardando ai numeri, la coalizione di centrodestra si attesta al 47,9% dei consensi, mentre l'area di centrosinistra (Pd, Avs, +Europa) raggiunge il 31,4%. Se si sommano i dati del M5s (11,6%) e quelli di Azione e Italia Viva (4,7%), si arriva a un totale di circa il 47,7%, praticamente alla pari con la coalizione di governo. Tuttavia, è evidente che la strada verso una possibile alleanza tra i partiti di opposizione è ancora lunga e tortuosa. Come sottolineato da Giuseppe Conte, se le elezioni si svolgessero oggi, il Movimento 5 Stelle si presenterebbe da solo, minando ulteriormente la possibilità di una coalizione unitaria.
Ciò che emerge con sempre maggiore evidenza è una crescente fragilità interna nel centrodestra, che sembra essere incapace di consolidare una visione politica condivisa. Le tensioni tra i suoi alleati, la continua competizione tra la Lega e Forza Italia, e il peso di un governo che fatica a rispondere adeguatamente alle difficoltà economiche e sociali del paese, contribuiscono a un progressivo logoramento del consenso. La mancanza di un progetto coerente e di un'efficace comunicazione politica rischia di alienare una fetta significativa di elettorato, mentre la coalizione di centrodestra si appresta ad affrontare le prossime sfide politiche con il fiato sospeso.
In sintesi, i sondaggi riflettono un momento di stallo per il governo Meloni, che vede il suo consenso in calo, mentre l'opposizione – pur tra mille difficoltà – inizia a guadagnare terreno. Tuttavia, la competizione per le future elezioni è ancora aperta, e sarà determinante capire se le forze di centrosinistra riusciranno a trovare un terreno comune per contrastare la maggioranza di governo, o se il centrodestra saprà ricompattarsi per rilanciare la propria offerta politica.