Le Messager Campagnard - 02 dicembre 2024, 13:57

Trappole Pigbrig, per la cattura dei cinghiali

Oltre all’impiego dei tradizionali metodi di cattura e abbattimento, la Regione ha scelto di adottare tecnologie moderne per migliorare l’efficacia dell’intervento

foto repertorio

Assessorato all'Agricoltura e Risorse naturali della Regione ha deciso di dotarsi di 12 trappole di ultima generazione, conosciute come Pigbrig, per la cattura dei cinghiali. Questi dispositivi, sviluppati e realizzati negli Stati Uniti, sono progettati appositamente per il contenimento e la gestione della popolazione di suidi. L’iniziativa rientra nel piano straordinario di cattura, abbattimento e smaltimento dei cinghiali, attuato come parte delle azioni per contenere la diffusione della Peste Suina Africana nella regione. Il piano, valido per il periodo 2023-2028, punta a ridurre drasticamente il numero di cinghiali presenti sul territorio valdostano, specialmente nelle aree considerate a rischio.

Oltre all’impiego dei tradizionali metodi di cattura e abbattimento, la Regione ha scelto di adottare tecnologie moderne per migliorare l’efficacia dell’intervento. Le trappole Pigbrig, infatti, si inseriranno in un contesto strategico che prevede l’installazione degli strumenti nelle aree con maggiore densità di cinghiali, in particolare nelle zone di fondovalle della Dora Baltea e nelle valli laterali, al confine con il Piemonte. Questi territori sono ad alto rischio per la diffusione della malattia, e l’obiettivo è contenere il più possibile la popolazione dei suidi nelle aree più vulnerabili, anche nei pressi degli allevamenti.

Il 6 dicembre prossimo è prevista la consegna delle trappole, e la ditta fornitrice si occuperà anche della formazione degli operatori che le utilizzeranno. Tra questi ci saranno agenti del Corpo Forestale della Valle d’Aosta e cacciatori opportunamente preparati. Questi professionisti saranno responsabili dell’installazione e del monitoraggio delle trappole, che rappresentano un ulteriore strumento per affrontare una problematica che da anni preoccupa le autorità locali, con l’intento di proteggere l’ambiente e le attività agricole della regione.

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