In un momento ricco di emozioni e riflessioni, Giulio Doveri, Direttore del Dipartimento di Area Medica (Endocrinologia, Diabetologia e Medicina Interna) presso l'Ospedale Regionale Parini di Aosta, ha deciso di fare un passo significativo, concludendo la sua lunga carriera nella sanità pubblica. Con una lettera indirizzata ai suoi collaboratori ospedalieri, Doveri ha voluto salutare l'ambiente che lo ha visto protagonista per tanti anni, condividendo con tutti il suo profondo senso di gratitudine, la sua dedizione e il suo impegno professionale.
Nel 1993, Doveri aveva fatto ritorno in Valle d'Aosta, la sua terra d’origine, dopo aver acquisito esperienza in un ospedale lombardo. Il richiamo delle montagne e il desiderio di portare le sue competenze nel campo dell’Endocrinologia nella sua regione erano stati i motori che lo avevano spinto a scegliere un nuovo capitolo della sua carriera. Da quel momento, si è impegnato con passione, non solo nella cura dei pazienti, ma anche nell’organizzazione e nel miglioramento del sistema sanitario locale.
Il percorso di Giulio Doveri si è contraddistinto per una costante evoluzione, sia sul piano clinico che organizzativo. Il suo lavoro all’interno delle mura dell’ospedale di Aosta non è stato solo una professione, ma un vero e proprio impegno quotidiano per il bene della comunità. "Ogni giorno, tra le mura dell'ospedale, si vive un microcosmo straordinario, una sorta di 'mondo nel mondo', che riflette l’intera complessità della nostra società", ha scritto nella sua lettera. Le sue parole trasmettono la passione con cui ha sempre vissuto il suo ruolo, un ruolo che va ben oltre il semplice atto di curare. È una missione che implica l'alleviare le sofferenze, donare speranza e garantire qualità nella cura, con un’attenzione costante al benessere fisico e psicologico dei pazienti.
La Gratitudine per un Lavoro Condiviso
Uno degli aspetti che più ha caratterizzato la carriera di Doveri è stato il legame profondo che ha instaurato con i suoi collaboratori. Lavorare in un ospedale non significa solo svolgere un compito tecnico, ma significa anche essere parte di un team coeso, che condivide un obiettivo comune. "Ogni collega, in ogni ruolo, mi ha arricchito con la propria stima, il proprio affetto e la propria dedizione", ha scritto il Direttore, sottolineando come il successo del dipartimento non sia stato il frutto di un singolo, ma di un lavoro corale. La gratitudine che Doveri esprime nei confronti di chi ha collaborato con lui è palpabile, un ringraziamento sincero che va al cuore del suo operato.
Giulio Doveri lascia un’eredità che va ben oltre il suo ruolo istituzionale: quella di un gruppo di professionisti che ha cresciuto e guidato nel corso degli anni. "Una delle gioie più grandi è sapere di lasciare un’eredità: un gruppo di professionisti eccellenti, con i quali abbiamo condiviso un percorso di crescita", ha affermato, esprimendo la consapevolezza che la sua partenza non segna la fine di un percorso, ma l'inizio di una nuova fase per il team che lascia dietro di sé. La sua dedizione e il suo impegno hanno contribuito a formare una squadra che continuerà a portare avanti con competenza e passione la missione del Dipartimento.
Doveri non manca di riconoscere anche le difficoltà e le critiche che la sanità pubblica talvolta si trova ad affrontare. "So che la nostra organizzazione sanitaria, talvolta, è oggetto di critiche, spesso superficiali o non pienamente giustificate", ha dichiarato. Tuttavia, nonostante le sfide, il Direttore è fermamente convinto che il sistema sanitario dell’AUSL VDA, con tutte le sue difficoltà, possa essere motivo di orgoglio. Con orgoglio, ha sottolineato di aver ricevuto spesso apprezzamenti da parte di pazienti provenienti da altre regioni italiane e anche dal Nord Europa, che hanno riconosciuto la professionalità e la cortesia del personale. Questi momenti, per lui, sono stati fonte di grande soddisfazione e testimoniano il valore del lavoro quotidiano di tutti coloro che operano in sanità.
Il percorso di Doveri si è evoluto negli ultimi anni, con un crescente impegno nella gestione burocratica e organizzativa dell'ospedale. Pur riconoscendo la necessità di una continua evoluzione e di un graduale rinnovamento dei dirigenti, ha preso la decisione di intraprendere un cambiamento. "Ogni organizzazione, per adattarsi ai tempi e migliorare, può trarre beneficio da un graduale rinnovamento dei suoi dirigenti, che diventa occasione di crescita e innovazione per tutti", ha spiegato, lasciando intravedere la sua convinzione che il rinnovamento è essenziale per il progresso di ogni sistema.
Ma non è un addio alla medicina. Giulio Doveri continuerà a esercitare la professione clinica, rimanendo vicino ai pazienti e al loro vissuto, che rappresentano il cuore della sua missione. La sua lettera si conclude con un pensiero carico di affetto e riconoscenza: "Ricambio tutto ciò con la stessa intensità, portandolo con me nel prossimo capitolo della mia vita professionale."
L'addio di Giulio Doveri segna la fine di un capitolo straordinario per la sanità valdostana, ma anche l'inizio di una nuova fase per lui, come professionista e come uomo. La sua carriera è stata un esempio di dedizione, passione e impegno al servizio della comunità, e il suo esempio continuerà a ispirare tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare al suo fianco. Concludendo la sua lunga carriera nella sanità pubblica, Doveri lascia dietro di sé un'eredità di competenza, umanità e impegno che rimarrà per sempre nella memoria di tutti coloro che lo hanno conosciuto.