Il gesto simbolico sottolinea l’impegno costante dell’Arma nel contrastare la violenza di genere e promuovere una cultura della denuncia. L’obiettivo principale di questa iniziativa è sensibilizzare e incoraggiare le donne vittime di violenza a fare il primo passo verso la libertà, rivolgendosi con fiducia ai Carabinieri per denunciare gli abusi subiti.
Le violenze, fisiche, psicologiche o sessuali, non dovrebbero mai essere tollerate, tanto meno all'interno della propria casa, anche quando l'autore è una persona cara. Purtroppo, i "reati sommersi", come quelli legati alla violenza domestica, continuano a essere una delle piaghe più gravi della nostra società. Ecco perché l’Arma dei Carabinieri si impegna quotidianamente per ridurre al minimo il numero di queste violenze, invitando tutte le donne a farsi avanti senza paura, per interrompere un ciclo di abusi che può rivelarsi devastante.
Un esempio concreto dell’attenzione dell’Arma verso il tema della violenza sulle donne è la creazione di ambienti protetti e dedicati all'ascolto delle vittime. Alla caserma di Aosta, così come in molte altre caserme del territorio nazionale, è stata allestita una stanza appositamente pensata per favorire un’accoglienza discreta e sensibile, lontana dal contesto istituzionale e formale tipico degli uffici. Questo spazio è stato realizzato grazie al progetto "Una stanza tutta per sé", promosso da Soroptimist International d’Italia, che ha dato il via alla creazione di stanze protette in tutta Italia. L’iniziativa ha permesso di rendere più confortevole il momento della denuncia, riducendo l’impatto psicologico sulle donne che hanno il coraggio di parlare.
Inoltre, sempre nell’ambito di questo progetto, Soroptimist ha fornito equipaggiamenti tecnologici, come i kit per la videoregistrazione, che consentono di documentare in modo adeguato e sicuro le dichiarazioni delle vittime durante la fase di denuncia. Questo non solo facilita le indagini, ma assicura anche che ogni testimonianza venga raccolta con la massima cura e rispetto per la persona coinvolta.
L’impegno delle Forze dell'Ordine, in particolare dei Carabinieri, si estende oltre il contrasto ai casi di femminicidio. Infatti, sono numerosi anche i reati di stalking, maltrattamenti familiari e percosse che ogni giorno minacciano le donne. L’Arma si propone di proteggere le vittime da ogni forma di abuso e di persecuzione, agendo tempestivamente per prevenire tragedie e offrendo alle donne la possibilità di denunciare, con la garanzia di essere ascoltate e protette.
In questo contesto, la Giornata del 25 novembre diventa un’opportunità non solo per ricordare le vittime di violenza, ma anche per rinnovare l'impegno delle istituzioni e della società nel combattere questo fenomeno e dare alle donne gli strumenti necessari per farsi sentire e tutelare i propri diritti.