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CRONACA | 25 novembre 2024, 12:00

Discarica di Pompiod: Rinnovo autorizzazione ingiustificato'

Il Comitato accusa: 'Rischi per la salute, mancano misure adeguate

Ernesto PISON Presidente Comitato Discarica Sicura Pompiod (foto ADU)

Ernesto PISON Presidente Comitato Discarica Sicura Pompiod (foto ADU)

Il Comitato Discarica Sicura di Pompiod torna a sollevare preoccupazioni riguardo alla situazione della discarica, in particolare dopo l'annuncio di un possibile rinnovo dell'autorizzazione per l'impianto, nonostante i numerosi precedenti di chiusure e riaperture. A distanza di anni dalle prime problematiche, l’amministrazione regionale sembra intenzionata a concedere il rinnovo, ignorando le criticità sollevate in passato. “La gestione della discarica sta diventando una questione politica, dove la sicurezza e la tutela dell’ambiente sembrano passare in secondo piano. Si preferisce ignorare le normative più rigorose, pur di risolvere un problema che è stato creato proprio dall’amministrazione, con una programmazione deficitaria”, commenta Ernesto Pison, presidente del Comitato.

A far discutere è la decisione di rilasciare una nuova autorizzazione nonostante le problematiche emerse, come evidenziato anche dalle indagini giudiziarie. L’amministrazione, infatti, sembra basarsi su un presupposto ormai obsoleto, che risale a due anni fa, quando il rinnovo venne richiesto prima dell’approvazione del nuovo piano regionale sui rifiuti. Questo presupposto, secondo il Comitato, rischia di mettere in discussione i principi di precauzione e di buon senso, stabiliti dalla normativa nazionale ed europea, e che dovrebbero essere prioritari quando si parla di tutela della salute e dell'ambiente.

“Nonostante le normative siano diventate più restrittive per gli impianti di nuova creazione, non si applicano le stesse regole agli impianti esistenti. La situazione appare particolarmente ingiusta e rischiosa per i cittadini, che si trovano a vivere nelle vicinanze di un sito che le perizie del tribunale hanno dichiarato essere irregolare sia dal punto di vista gestionale che ambientale”, afferma Pison. Il Comitato, infatti, accusa l’amministrazione di non aver previsto un piano adeguato per la gestione dei rifiuti e di aver privilegiato una soluzione che, oltre a non rispettare le normative, non fa nulla per risolvere i problemi evidenti legati alla discarica.

In un clima di incertezze, il Comitato si chiede perché le amministrazioni non abbiano ancora imposto la chiusura e la bonifica della discarica, come previsto dalle autorizzazioni, e perché non si siano adottate le misure necessarie a garantire la sicurezza dei cittadini. “Le misure previste dalla legge esistono già, ma non vengono applicate, lasciando spazio a una gestione troppo discrezionale e potenzialmente pericolosa”, aggiunge Pison.

Di fronte a questa situazione, il Comitato sta valutando la possibilità di avviare una pratica legale collettiva per tutelare il diritto alla salute dei cittadini e chiedere il risarcimento dei danni derivanti da una gestione che sembra sempre più scorrette. “Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a un rischio così evidente. La salute e la sicurezza dei cittadini devono venire prima di tutto”, conclude il presidente del Comitato Discarica Sicura di Pompiod.

red/pi

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