In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, la Consigliera di Pari Opportunità della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Katia Folletto, ha voluto sottolineare l'importanza di affrontare con urgenza il tema della violenza di genere, partendo dai più giovani. I dati emersi dalla Survey Teen 2024 della Fondazione Libellula sono, infatti, allarmanti e richiedono una riflessione collettiva. L’indagine ha coinvolto 1.592 adolescenti italiani tra i 14 e i 19 anni, rivelando un quadro preoccupante sui comportamenti violenti e sulle relazioni sentimentali tra i giovani.
"La violenza di genere non ha confini e non riguarda solo gli adulti. È fondamentale che affrontiamo questo problema anche tra le nuove generazioni, dove spesso si radicano comportamenti pericolosi che possono evolversi in vere e proprie forme di violenza," ha dichiarato Katia Folletto. La Survey Teen 2024 evidenzia che un adolescente su tre ha subito episodi di violenza fisica o psicologica da parte del partner, con le ragazze particolarmente esposte. Il 43% di loro ha dichiarato di aver ricevuto commenti espliciti sul proprio corpo, contro il 21% dei ragazzi, e una su quattro ha subito richieste sessuali non desiderate.
Il fenomeno non si limita ai contesti più gravi. Un altro dato che emerge con forza è la scarsa consapevolezza sul consenso: il 20% dei ragazzi e delle ragazze non considera violenza il toccare o baciare qualcuno senza il suo permesso. Un altro 25% ritiene accettabile raccontare dettagli intimi del partner senza il suo consenso. "Questi dati riflettono la persistenza della 'rape culture', dove comportamenti lesivi vengono normalizzati e chi li agisce non si assume la responsabilità delle proprie azioni. È essenziale che iniziamo a educare i giovani al rispetto reciproco e al consenso, per costruire una società più equa e sicura," ha aggiunto la Consigliera.
Anche la romanticizzazione della gelosia e del controllo è un fenomeno preoccupante. Per il 56% dei ragazzi e il 32% delle ragazze, la gelosia è vista come un segnale d’amore, e questo si traduce spesso in un'accettazione di comportamenti di controllo. Quasi il 40% del campione non considera violenza il chiedere la password dei profili social o controllare il cellulare del partner. “La gelosia non è amore, è un controllo che mina la libertà dell’altro e le fondamenta di una relazione sana. È fondamentale che i ragazzi capiscano la differenza tra affetto e comportamento possessivo," ha continuato Folletto.
Gli stereotipi di genere, purtroppo, continuano a influenzare profondamente le relazioni. La metà degli adolescenti ritiene che uomini e donne abbiano capacità diverse per natura, e quasi il 50% dei ragazzi pensa che le donne abbiano bisogno di un uomo che le protegga. Questi pregiudizi generano dinamiche disuguali, dove i ruoli tradizionali prevalgono e limitano l’uguaglianza tra i partner. "Le differenze di genere non giustificano né la violenza né il controllo. Dobbiamo insegnare alle nuove generazioni che ogni persona ha diritto a una relazione basata sul rispetto, sulla parità e sul consenso," ha concluso la Consigliera.
Un altro aspetto che emerge con forza è la scarsa fiducia dei giovani nel mondo degli adulti. Solo il 19% delle vittime di violenza ha scelto di rivolgersi a un adulto di riferimento, mentre il 62% ha preferito confidersi con amici o amiche. Questo evidenzia un gap che deve essere colmato, attraverso la costruzione di un dialogo intergenerazionale. "Le scuole, le famiglie e le istituzioni devono lavorare insieme per promuovere una cultura del rispetto e del consenso. Solo così potremo prevenire la violenza e costruire una società più giusta e sicura," ha concluso Katia Folletto.
Alla luce di questi dati, la Giornata del 25 novembre diventa un'occasione per riflettere e agire concretamente. "Dobbiamo impegnarci tutti, ogni giorno, affinché le giovani generazioni crescano in un ambiente che promuova l'uguaglianza, il rispetto e la libertà, con l'obiettivo di eliminare ogni forma di violenza," ha dichiarato la Consigliera di Pari Opportunità. Solo attraverso un intervento tempestivo e mirato possiamo sperare di costruire un futuro in cui le nuove generazioni possano vivere relazioni sane e prive di abusi.