CRONACA - 22 novembre 2024, 19:23

Evoluzione delle politiche per l'invecchiamento attivo in Valle d'Aosta: Un futuro inclusivo e sostenibile per la Terza Età"

Iggi, venerdì 22 novembre, la Biblioteca regionale di Aosta ha ospitato un incontro di grande rilevanza sul tema delle politiche per l'invecchiamento attivo in Valle d'Aosta

Iggi, venerdì 22 novembre, la Biblioteca regionale di Aosta ha ospitato un incontro di grande rilevanza sul tema delle politiche per l'invecchiamento attivo in Valle d'Aosta. L'incontro ha riunito gli attori e i referenti degli enti e delle istituzioni che lavorano affinché la "terza età" possa vivere in un presente inclusivo e sostenibile, ma anche proiettarsi verso un futuro ricco di opportunità.

A introdurre i lavori è stato l’Assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi, che ha evidenziato come le politiche per l’invecchiamento attivo siano una sintesi fondamentale per la coesione delle politiche regionali. "L'invecchiamento attivo non è solo una questione di salute, ma riguarda la centralità delle persone anziane all'interno della famiglia e della comunità. È necessario creare politiche trasversali, che rispondano a 360 gradi ai bisogni delle persone anziane, affinché possano continuare a essere attive e a contribuire alla società", ha sottolineato Marzi. A tal proposito, il Tavolo interistituzionale sulle Politiche dell'Invecchiamento, istituito lo scorso gennaio, rappresenta uno strumento chiave per coordinare le azioni in favore di un invecchiamento attivo, promuovendo un lavoro di squadra tra gli enti pubblici e le realtà private coinvolte.

Claudio Latino, Presidente del Coordinamento Solidarietà Valle d'Aosta, ha ribadito l’importanza della coesione tra gli attori coinvolti, affermando che una politica efficace per l’invecchiamento attivo non si limita a enunciare principi, ma richiede una pratica quotidiana e il coraggio di garantire risorse e impegno. "La vera sfida è fare in modo che ogni soggetto coinvolto nel Tavolo faccia la sua parte per rendere il progetto concreto e vincente", ha affermato Latino.

Stefano Ghidoni, Presidente di Savoir&Daire vd’A, ha messo in luce il ruolo fondamentale degli operatori sanitari e degli assistenti personali nell'ambito dell’invecchiamento attivo. La sua associazione promuove l’aggiornamento professionale e il sostegno psicologico per le figure che si occupano degli anziani, sostenendo che per garantire un invecchiamento sano è necessaria una formazione continua degli operatori. "Gli anziani, anche se con ridotte capacità, devono poter mantenere attive le proprie abilità fisiche, intellettuali e relazionali", ha spiegato Ghidoni.

Da un punto di vista più generale, Davide Lucantoni, rappresentante dell’Istituto nazionale di ricovero e cura a carattere scientifico IRCSS-INRCA, ha sottolineato come l’invecchiamento attivo non sia solo una risposta ai bisogni sanitari, ma una visione olistica che coinvolge tutti gli aspetti della vita di una persona anziana, dalla cultura alla socialità. "La Regione Valle d'Aosta ha fatto importanti passi avanti con la creazione di strumenti di governance, come il Tavolo interistituzionale, per sviluppare politiche integrate e a lungo termine per l'invecchiamento attivo", ha detto Lucantoni, evidenziando la necessità di una visione condivisa tra tutti gli attori coinvolti.

Anche Carla Mastrantonio, Segretaria nazionale Spi-Cgil, ha rimarcato l'importanza di un approccio multidisciplinare all'invecchiamento attivo, ricordando che non tutti gli anziani sono uguali e che ognuno ha bisogni specifici, che vanno dalla salute alla cultura. "Abbiamo bisogno di politiche che rispondano a tutte le necessità delle persone over 65, che non siano solo legate alla fragilità, ma che valorizzino il contributo che gli anziani possono dare alla comunità", ha affermato Mastrantonio, chiedendo una legislazione quadro che favorisca l'invecchiamento attivo a livello nazionale e regionale.

Nel corso dell’incontro, sono stati presentati anche alcuni progetti concreti che testimoniano l’impegno della Regione per favorire l’invecchiamento attivo. Casola Sabrina, Dirigente della struttura Servizi alla persona, ha parlato di iniziative locali come l'Aquilegia, un progetto di co-housing che promuove la socializzazione attraverso attività come laboratori artigianali e educazione finanziaria. Altri progetti come i laboratori intergenerazionali del Centro per le Famiglie di Aosta puntano a rafforzare il dialogo tra le generazioni e stimolare la partecipazione sociale.

Stefania Magro, Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Aosta, ha illustrato come l'amministrazione comunale stia affrontando l'invecchiamento progressivo della popolazione, incentivando progetti che coinvolgono gli anziani nella vita della comunità attraverso forme di partecipazione attiva. "L'invecchiamento non è solo un problema da affrontare, ma una risorsa che arricchisce la nostra società", ha commentato Magro, sottolineando il ruolo fondamentale delle associazioni e dei volontari nel processo di socializzazione degli anziani.

Maurizio Castelli, Direttore della Struttura complessa Medicina Legale, ha parlato dell’importanza dell’attività fisica e della sorveglianza dei fattori di rischio per la salute degli anziani. Il programma regionale si concentra su interventi mirati per migliorare la salute degli anziani, inclusi progetti per la prevenzione delle malattie croniche e per il potenziamento delle cure domiciliari.

Claudio Perratone, Coordinatore del Dipartimento sanità e salute, ha poi tracciato un bilancio delle azioni messe in atto dalla Regione, evidenziando la centralità del Piano della Salute e del Benessere Sociale per rafforzare l’assistenza territoriale e migliorare la gestione delle fragilità degli anziani. Tra gli interventi principali, il potenziamento della telemedicina, la creazione di case di comunità e il rafforzamento delle cure domiciliari.

Questa giornata di confronto ha rappresentato un momento importante per raccogliere esperienze, analizzare criticità e delineare le linee future per garantire che l'invecchiamento in Valle d'Aosta sia sempre più attivo, inclusivo e sostenibile, ponendo le basi per politiche che, in sinergia, rispondano adeguatamente alle esigenze di una popolazione sempre più longeva.

pi.red.