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ECONOMIA | 21 novembre 2024, 12:04

Navarra (Centro) in programma elettorale pirogassificatore o termovalorizzatore

Navarra giustifica la necessità di tali impianti come una risposta all'esaurimento imminente della discarica di Brissogne e ai costi crescenti dello smaltimento dei rifiuti. Pur riconoscendo la difficoltà della situazione, si propone di privilegiare soluzioni più sostenibili e meno onerose per i cittadini, come il potenziamento della raccolta differenziata e investimenti in tecnologie per il riciclo

foto repertorio

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La proposta di costruire un Pirogassificatore e un termovalorizzatore in Valle d'Aosta, avanzata da Orlando Navarra, coordinatore regionale di Noi Centro VdA, suscitata molte perplessitàdiscussioni nel panorama politico locale. Navarra, infatti, ha dichiarato che “le discariche sono una bomba ambientale ad orologeria” e che la chiusura della discarica di Brissogne, prevista per il 2031, rappresenta una sfida enorme per la gestione dei rifiuti in valle. Secondo il suo punto di vista, un Pirogassificatore o un termovalorizzatore sarebbe una soluzione per evitare la necessità di aprire una nuova e enorme discarica, risolvendo al contempo i problemi legati ai costi eccessivi dello smaltimento dei rifiuti. “Senza un sistema alternativo, come il Pirogassificatore, ci troveremmo costretti a smaltire i rifiuti fuori valle, con un aumento dei costi per tutti,” ha aggiunto Navarra.

Sebbene le argomentazioni di Navarra possano sembrare ragionevoli in un contesto di emergenza legato alla gestione dei rifiuti, è importante non sottovalutare gli aspetti economici e ambientali di una simile soluzione. Se da un lato è innegabile che l’aumento della Tari stia creando disagi alle famiglie valdostane – come evidenziato dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanza Attiva, che ha messo Aosta al secondo posto per i rincari tariffari – dall’altro lato bisogna interrogarsi sulla reale sostenibilità di impianti come il Pirogassificatore e il termovalorizzatore. L’aumento del 20,3% della Tari per una famiglia di Aosta, che passa dai 303 euro ai 365 euro annuali, è un segnale preoccupante. Eppure, non si può risolvere la questione solo attraverso l’introduzione di nuove strutture per il trattamento dei rifiuti, se non si affrontano anche i rischi economici e ambientali che tali impianti comportano.

La proposta di costruire un Pirogassificatore e un termovalorizzatore va considerata con attenzione. Tali impianti, pur promettendo vantaggi nella gestione dei rifiuti, richiedono ingenti investimenti iniziali e costi di gestione che potrebbero gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini. Inoltre, la costruzione e l’operatività di impianti di questo tipo comportano inevitabilmente impatti ambientali, come le emissioni di inquinanti nell'aria, che potrebbero compromettere la qualità dell’ambiente in Valle d'Aosta. Non è un caso che in molte regioni italiane e all’estero, il dibattito su questi impianti sia ancora molto acceso, con critiche riguardanti la loro efficacia nel lungo periodo e il loro impatto sul benessere delle comunità circostanti.

Orlando Navarra

Va poi sottolineato che la proposta del Pirogassificatore, purtroppo, non è una soluzione immediata. Con l’attuale ritmo di raccolta dei rifiuti, la discarica di Brissogne si esaurirà molto prima del 2031, e i costi legati alla sua chiusura e messa in sicurezza per i successivi vent’anni ricadranno sulle spalle dei cittadini valdostani. In assenza di un'alternativa concreta, i rifiuti dovranno essere smaltiti fuori valle, un’altra situazione che comporterebbe ulteriori costi. È una prospettiva che, purtroppo, non sembra avere soluzioni rapide.

NOI MODERATI, pur riconoscendo la necessità di affrontare la questione rifiuti con serietà, ritiene che non si debba cedere alla tentazione di soluzioni semplicistiche e costose, come quella del Pirogassificatore, che potrebbero sembrare convenienti nel breve periodo ma che rischiano di esporre i valdostani a nuove problematiche economiche e ambientali nel lungo termine. A fronte degli aumenti della Tari e della crescente difficoltà delle famiglie, bisogna cercare soluzioni più equilibrate, che mettano al primo posto la sostenibilità ambientale, ma anche l’efficienza economica e la trasparenza.

In alternativa alla proposta del Pirogassificatore, sarebbe opportuno investire in tecnologie più moderne per la gestione dei rifiuti, promuovendo al contempo una sensibilizzazione più forte sulla raccolta differenziata e l’economia circolare. Potrebbe essere utile anche esplorare soluzioni che coinvolgano maggiormente i cittadini, premiando quelli più virtuosi con incentivi concreti, invece di penalizzare tutti con aumenti indiscriminati della Tari. Inoltre, la creazione di impianti di compostaggio locale o il potenziamento delle infrastrutture per il recupero e il riciclo dei materiali rappresenterebbero alternative più sostenibili, sia in termini ambientali che economici.

In definitiva, la gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta è una questione urgente che richiede attenzione e scelte ponderate. La proposta del Pirogassificatore, purtroppo, rischia di non essere la panacea che si spera, portando con sé nuove sfide economiche e ambientali. È fondamentale che la politica regionale e comunale consideri con attenzione tutte le possibili soluzioni, senza perdere di vista l’obiettivo di una gestione sostenibile dei rifiuti che non graviti ulteriormente sulle famiglie valdostane.

pi.mi.

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