L'aumento dei prezzi alimentari, delle bollette energetiche e delle tariffe, insieme a una sanità che non offre risposte tempestive, ha spinto molte persone a rinunciare a cure mediche e a una vita dignitosa. Albertinelli denuncia la crescente povertà sociale e sottolinea la necessità di politiche più inclusive e misure concrete per supportare le fasce più vulnerabili della popolazione.
Bruno Albertinelli, Presidente di Federconsumatori Valle d'Aosta, fa il punto sulla situazione economica della regione, segnalando un aumento della povertà individuale e una crescente difficoltà per i cittadini nel far fronte alle spese quotidiane. In particolare, l'intervista mette in evidenza come l'aumento dei prezzi e la mancanza di certezze nella sanità stiano influenzando la qualità della vita dei valdostani, portando molte persone a rinunciare a cure mediche e a una vita dignitosa.
Presidente Albertinelli, nelle ultime settimane si è parlato molto dell'aumento dei prezzi e della crescente povertà individuale in Valle d'Aosta. Come descriverebbe la situazione economica attuale nella nostra regione?
“Purtroppo la situazione economica in Valle d'Aosta non è molto diversa da quella che stiamo osservando a livello nazionale. Nonostante i dati dell'Istat suggeriscano un aumento contenuto dei prezzi, la realtà quotidiana che viviamo è ben diversa. Ci troviamo di fronte a un incremento dei costi che tocca soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione. La povertà individuale sta aumentando, e questo è visibile nelle difficoltà quotidiane delle persone, come il continuo aumento dei prezzi alimentari, delle bollette energetiche e dei costi sanitari.”
Quali sono, secondo lei, le principali cause di questa povertà crescente e quali sono le difficoltà principali che le persone stanno affrontando?
“Le cause sono molteplici. Le persone stanno vivendo un aumento dei costi in tutte le aree della vita quotidiana, dalle bollette dell'energia ai prezzi alimentari, fino ai costi sanitari. La gente ci segnala che i carrelli della spesa sono sempre più vuoti e che le confezioni dei prodotti alimentari contengono meno, ma costano di più. Inoltre, molti devono fare i conti con aumenti spropositati delle tariffe, come nel caso della TARI, che quest’anno è aumentata del 20,3%. Purtroppo, la situazione sanitaria non offre soluzioni tempestive, con tempi lunghi e incertezze nelle prestazioni, e questo porta le persone a rinunciare alle cure per far fronte ad altri bisogni urgenti.”
Un aspetto che emerge spesso dai racconti delle persone è il fatto che molte rinunciano a curarsi per poter far fronte ad altre spese quotidiane. Come vede questa situazione?
“Questa è una realtà che ci colpisce molto. Stiamo parlando di persone che rinunciano a curarsi adeguatamente per pagare affitti e altre spese essenziali. La sanità non fornisce risposte adeguate in termini di tempistiche e di certezze delle prestazioni. Molti sono costretti a vivere in una situazione di precarietà sociale, non riuscendo neppure a riscaldarsi o a mangiare due volte al giorno, purtroppo. Questo non è accettabile. Non è dignitoso che in una regione come la nostra, che purtroppo sta vivendo anche un incremento dei costi energetici, le persone siano costrette a rinunciare a ciò che è essenziale per la loro salute e il loro benessere.”
Qual è la situazione relativa alle bollette e ai costi dell'energia in Valle d'Aosta? Si parla spesso di un mercato “selvaggio” dell'energia, qual è la sua opinione?
“Il mercato dell'energia, purtroppo, è ormai diventato una giungla di aumenti e scorrettezze contrattuali. Le persone sono vittime di un sistema che non tutela adeguatamente i consumatori. Abbiamo visto casi di richieste di deposito cauzionale esorbitanti, come quella che ha riguardato una bolletta del gas con una richiesta di circa 950 euro. Questo è solo un esempio di una situazione che danneggia gravemente i consumatori. Anche se CVA offre un'offerta positiva, nel complesso il panorama è tutt’altro che rassicurante, con continue rincari e mancanza di trasparenza.”
Cosa dovrebbe fare la politica per affrontare questa crescente povertà e migliorare le condizioni di vita dei cittadini in Valle d'Aosta?
“La politica dovrebbe adottare misure concrete per contrastare la povertà crescente. È necessario costruire un percorso collettivo-sociale che presti attenzione alle fasce di popolazione più vulnerabili, individuando regole comuni di aiuto e supporto. Dobbiamo pensare a politiche che tutelino i consumatori e che mettano al centro la qualità della vita delle persone, anziché favorire l’aumento dei costi in tutti i settori. Serve un cambiamento strutturale che affronti le disuguaglianze e garantisca a tutti i cittadini l'accesso ai beni essenziali, dalla salute all'energia, senza lasciare nessuno indietro.”
In conclusione, quali sono le principali sfide che Federconsumatori Valle d'Aosta intende affrontare nei prossimi mesi?
“La nostra priorità rimane quella di continuare a dare voce a chi vive situazioni di disagio e di povertà. Vogliamo essere un punto di riferimento per le persone che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, per sensibilizzare le istituzioni e gli enti pubblici sulla gravità della situazione. Ci impegneremo per trovare soluzioni concrete in tema di energia, sanità e giustizia sociale, affinché nessuno sia costretto a rinunciare ai propri diritti fondamentali. Insieme possiamo fare la differenza e migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini.”
Merci