Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha affrontato il tema delle scelte organizzative di Finaosta Spa durante il Consiglio regionale del 20 novembre 2024, rispondendo ad un'interrogazione del Consigliere Stefano Aggravi. Testolin ha ritenuto necessario chiarire le modalità adottate dalla società, ponendo particolare enfasi sulla trasparenza delle scelte e sul rispetto della normativa vigente. "Voglio significare all’interno di quest’Aula e all’opinione pubblica il corretto operato e l’assoluto rispetto della normativa posta alla base delle scelte assunte dalla Finaosta nell’impostazione dell’assetto manageriale", ha dichiarato Testolin, sottolineando l’intento di evitare "sterili polemiche basate su presupposti non corretti".
Testolin ha poi approfondito le modalità con cui Finaosta ha gestito l’individuazione del top management, rispondendo alle critiche sollevate da Aggravi. "La Società ha adottato le misure organizzative in pieno rispetto della normativa vigente - nazionale, regionale e regolamentare interna", ha ribadito il Presidente, evidenziando che le decisioni erano state prese secondo le disposizioni applicabili. Testolin ha specificato che, in base alla più recente giurisprudenza della Corte di Cassazione, esiste un distinguo tra il reclutamento di personale dall’esterno e gli avanzamenti di carriera all’interno della stessa azienda. Secondo la Corte, infatti, le progressioni di carriera non sono soggette agli stessi criteri di reclutamento esterno stabiliti dal Decreto Madia (D.Lgs. 175/2016), come recentemente ribadito dalla sentenza della Cassazione.
Il Capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, ha però contestato le spiegazioni di Testolin, rilevando alcune criticità nella gestione dei tempi e nelle modifiche regolamentari. "L'asse dei tempi non è una questione banale", ha affermato Aggravi, osservando che le normative devono essere applicate in modo tempestivo e coerente. "Prima si recepiscono le sentenze e poi si cambiano i regolamenti interni che, per altro, sono di rango inferiore nella gerarchia delle fonti del diritto", ha continuato Aggravi. Il Consigliere ha puntualizzato che, mentre il nuovo regolamento per le progressioni interne e il reclutamento del personale è entrato in vigore il 4 novembre, le nomine criticate nell’interpellanza erano state fatte precedentemente, applicando le regole del vecchio regolamento, risalente al dicembre 2022. "Prima si cambiano le regole e poi si fanno le nomine, non viceversa", ha concluso Aggravi, definendo l'applicazione del diritto in questo caso "decisamente singolare" e "che non può che lasciarci perplessi".
Il confronto tra i due esponenti politici ha messo in luce divergenze sulle modalità applicative delle norme e sulla tempistica delle scelte, sollevando interrogativi sul corretto adeguamento delle pratiche interne alle nuove disposizioni normative.