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CRONACA | 20 novembre 2024, 11:05

Rallenta lo scioglimento dei ghiacciai valdostani ma è sempre allarme

Arpa VdA ha elaborato il bilancio di massa (differenza tra massa accumulata con le precipitazioni nevose invernali e primaverili e massa persa per la fusione di neve e ghiaccio nella stagione estiva) riferito al ghiacciaio del Timorion (Valsavarenche) e al ghiacciaio del Rutor (La Thuile) al termine dell’anno idrologico 2023/24.

Rallenta lo scioglimento dei ghiacciai valdostani ma è sempre allarme

La stagione invernale 2023-2024 è stata caratterizzata da precipitazioni abbondanti, soprattutto nel tardo inverno e inizio primavera, e temperature primaverili ed estive più basse rispetto agli anni precedenti. Questo ha contribuito a mitigare parzialmente i fenomeni di ablazione sui ghiacciai, anche se la tendenza al ritiro è rimasta costante.

Il monitoraggio del bilancio di massa è stato effettuato sui ghiacciai del Timorion, in Valsavarenche, e del Rutor, a La Thuile, con due rilevamenti durante l’anno: il 30 maggio e l’11 ottobre per il ghiacciaio del Timorion, il 28 maggio e il 5 ottobre per il ghiacciaio del Rutor.

Il ghiacciaio del Timorion ha registrato un accumulo di neve che ha raggiunto i valori più alti della serie storica, con circa tre volte più neve rispetto all'inverno precedente (1.413 mm contro 630 mm nel 2022-2023). Nonostante il bilancio di massa resti negativo, la perdita è stata contenuta, con un valore di -654 mm w. Eq., molto inferiore rispetto al 2023 (-1.814 mm w. Eq) e al 2022 (-4.191 mm w. Eq), anno particolarmente critico per i ghiacciai valdostani. Questo accumulo nevoso ha rappresentato una risorsa fondamentale per contrastare l’ablazione, poiché l’estate 2024 ha registrato temperature medie più basse.

Anche il ghiacciaio del Rutor ha evidenziato un bilancio di massa negativo, ma parimenti ridotto rispetto agli anni passati. L’inverno 2023-2024 ha visto accumuli nevosi abbondanti, posizionando questa stagione al secondo posto per abbondanza di massa nei 20 anni di monitoraggio, appena sotto il record del 2013. Il Rutor ha beneficiato storicamente di apporti nevosi superiori rispetto al Timorion, grazie alla sua posizione geografica, ma quest'anno le nevicate sono state più uniformi su entrambi i ghiacciai, riducendo la differenza tra le due aree. Inoltre, la stagione di fusione è stata caratterizzata da temperature più basse, limitando i processi di fusione del ghiaccio e della neve residua. Il bilancio di massa del Rutor per il 2024 è stato di -506 mm w. Eq., molto inferiore rispetto ai dati del 2023 (-1.010 mm w. Eq) e del 2022 (-3.867 mm w. Eq).

In sintesi, nonostante il bilancio annuale della massa glaciale resti negativo, i ghiacciai valdostani hanno sofferto meno rispetto ai precedenti anni critici, grazie a un inverno particolarmente ricco di nevicate e a temperature primaverili e estive più basse. Tuttavia, la tendenza al ritiro rimane costante, segnando un'altra annata di difficoltà per i ghiacciai locali. (Fonte Arpa VdA autori ricerca Federico Grosso/ Umberto Morra di Cella / Sara Favre)

red

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