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Consiglio Valle | 18 novembre 2024, 12:16

Intervista a Claudio Dalle sulla revisione dello Statuto della Valle d’Aosta

Con questa intervista, Claudio Dalle ci ha offerto una panoramica articolata e profonda sugli interventi necessari per aggiornare lo Statuto della Valle d'Aosta. Una riflessione che non solo guarda al passato, ma soprattutto al futuro della nostra autonomia e del nostro territorio

Al centro il dottor Claudio Dalle

Al centro il dottor Claudio Dalle

Claudio Dalle è un esperto di diritto e di autonomia regionale, da anni impegnato nel dibattito politico e giuridico sulla revisione dello Statuto speciale della Valle d’Aosta. A seguito della creazione di un tavolo tecnico tra il Ministero degli Affari regionali e la Regione Valle d'Aosta, che ha riaperto il tema della revisione dello Statuto, Dalle offre una serie di riflessioni che potrebbero costituire la base per un aggiornamento normativo in grado di adeguare il nostro Statuto alle sfide contemporanee.

Dottor Dalle, in qualità di esperto del tema, come valuta l'opportunità di rivedere lo Statuto della Valle d'Aosta?
“Rivedere lo Statuto della Valle d'Aosta è non solo un’opportunità, ma una necessità. Sono passati quasi 80 anni dalla sua emanazione, e il nostro Statuto, pur rappresentando un pilastro fondamentale dell'Autonomia regionale, necessita di alcuni interventi di aggiornamento per rispondere alle mutate condizioni sociali, economiche e politiche. Oggi, viviamo in un contesto europeo e globale che impone una riorganizzazione e una revisione di alcuni aspetti che, seppur storicamente validi, non sono più in linea con le sfide attuali.”

In particolare, quali articoli dello Statuto ritiene che debbano essere rivisitati?
“Ci sono alcuni articoli che richiedono una revisione urgente. Ad esempio, l’articolo 5, che si occupa del demanio regionale, dovrebbe essere aggiornato per estendere la competenza sulla gestione delle acque, includendo tutte le acque naturali e non solo quelle destinate a scopi di irrigazione e potabili. Questo sarebbe un passo importante per valorizzare appieno una delle ricchezze più preziose della nostra Regione, così come fatto in Sicilia.”

E per quanto riguarda le miniere, c’è bisogno di un intervento normativo anche su questo punto?
“Assolutamente sì. L’articolo 6 dello Statuto attuale, che riguarda le cave, è sicuramente limitato, poiché non fa menzione delle miniere. Al contrario, la Regione Sicilia ha già attribuito alle proprie miniere il carattere di patrimonio indisponibile. Ritengo che sia fondamentale aggiornare il nostro Statuto in questo senso, per evitare disparità rispetto ad altre regioni con simili prerogative.”

Un altro punto delicato che ha sollevato riguarda l'articolo 14 sullo statuto della Zona Franca. Perché è necessario modificare questo articolo?
“L'articolo 14, che istituisce la Zona Franca, è rimasto sostanzialmente inattuato. L’Unione Europea ha cambiato il contesto in cui ci troviamo, e in questo quadro, sarebbe più opportuno non solo mantenere la Zona Franca in termini di impresa e consumo, ma anche pensare a modalità più moderne di attuazione. Propongo di rivedere la normativa, creando punti franchi più pratici ed efficaci per le imprese locali e per la comunità in generale.”

C’è anche l’articolo 41, relativo ai giudici conciliatori, che ritiene obsoleto. Come lo vede?
“L’articolo 41 è un altro punto che necessita di modifica. I giudici conciliatori sono stati soppressi dalla legge 374/91, ma nonostante ciò la Valle d'Aosta ha continuato ad avere problemi legati alla nomina dei giudici di pace. Sarebbe opportuno che la Regione acquisisse il potere di nomina di questi magistrati onorari attraverso una commissione specifica, composta dal Presidente della Regione e dal Presidente dell'Ordine degli Avvocati. In questo modo si risolverebbero le difficoltà operative che si sono verificate in passato.”

Un’altra proposta riguarda l’articolo 44, sui compiti del Presidente della Regione. Perché modificare questo articolo?
“L’articolo 44 definisce i compiti del Presidente della Regione, ma non fa menzione esplicita delle funzioni prefettizie già svolte ai sensi del Decreto Luogotenenziale del 1945. Ritengo che sarebbe necessario un aggiornamento che formalizzi questa prerogativa, dando maggior forza legislativa alla figura del Presidente, un elemento centrale per l'autonomia valdostana.”

Infine, parliamo dell’articolo 47. Quale sarebbe la modifica proposta per la circoscrizione elettorale?
“L’articolo 47, che riguarda la circoscrizione elettorale unica per la Valle d’Aosta per le elezioni di Camera e Senato, dovrebbe essere aggiornato anche per quanto riguarda le elezioni del Parlamento Europeo. In un contesto europeo, è fondamentale che la Valle d'Aosta abbia una rappresentanza diretta a Bruxelles, visto che la nostra autonomia si inserisce sempre di più in un quadro sovranazionale. Un aggiornamento della normativa elettorale garantirebbe una rappresentanza adeguata della nostra Regione nel Parlamento Europeo.”

Dottor Dalle, concludendo, quale pensi debba essere l’approccio a questa revisione dello Statuto?
“Penso che il lavoro di revisione debba essere portato avanti con serietà e lungimiranza, cercando di conciliare la necessità di modernizzazione con il rispetto della tradizione e della storia della nostra Autonomia. Il nostro Statuto è una conquista fondamentale, ma non possiamo permetterci di restare fermi al passato. L’obiettivo deve essere quello di garantire alla Valle d’Aosta gli strumenti necessari per affrontare le sfide del presente e del futuro, senza rinunciare a nessuno dei principi che hanno reso la nostra autonomia così preziosa.”

Merci
.

pi.mi.

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