CRONACA - 18 novembre 2024, 14:13

Sportello di Ascolto: Un passo verso la sicurezza e il rispetto nei luoghi di aavoro

L'istituzione di uno sportello di ascolto, disponibile sia in modalità digitale che tradizionale, nasce dalla necessità urgente di affrontare una piaga sociale spesso invisibile: la violenza sul lavor

L'istituzione di uno sportello di ascolto, disponibile sia in modalità digitale che tradizionale, nasce dalla necessità urgente di affrontare una piaga sociale spesso invisibile: la violenza sul lavoro. Si tratta di una problematica difficile da esternare, per la quale non sempre esistono riscontri concreti, nonostante i dati statistici siano inequivocabili. Le ricerche ci dicono, infatti, che una donna su quattro ha subito violenza nell’ambito lavorativo nel corso della propria vita, un dato allarmante che evidenzia la portata di un fenomeno che, troppo spesso, resta nascosto.

Il legame tra violenza sul lavoro e reddito è indissolubile, in quanto il lavoro rappresenta una risorsa vitale per ogni individuo. La paura di perdere il proprio impiego, e quindi la propria fonte di sostentamento, diventa uno degli ostacoli principali per chi subisce abusi. Questo timore, soprattutto quando si tratta di donne che, oltre a doversi difendere da una violenza personale, devono anche tutelare il benessere dei figli, contribuisce a mantenere il problema nell’ombra. Denunciare significherebbe esporsi a un rischio enorme: quello di rimanere senza lavoro, senza entrate e, in molti casi, senza alcuna sicurezza economica.

Lo sportello di ascolto, promosso dall’Ufficio della Consigliera Regionale di Parità, vuole offrire un supporto concreto a coloro che, silenziosamente, si trovano a vivere una condizione di violenza sul posto di lavoro. Grazie a una consulenza legale gratuita e a un canale di ascolto che garantisce la massima discrezione, il servizio rappresenta una risorsa fondamentale per le vittime. Il fatto che l’assistenza sia disponibile anche in forma anonima offre alle persone coinvolte la possibilità di rivolgersi a esperti senza timore di rivelare la propria identità, mettendo così al sicuro la propria privacy e la propria carriera.

Il ruolo dell’Ufficio della Consigliera Regionale di Parità, che tra le proprie funzioni ha proprio quella di contrastare la violenza, le discriminazioni e le molestie sessuali nei luoghi di lavoro, è quindi cruciale per l’emersione di situazioni che, altrimenti, resterebbero occultate. Promuovere il rispetto dei diritti, tutelare le vittime e sensibilizzare le persone a una cultura di pari opportunità è l’obiettivo primario di questa iniziativa, che ha il potenziale di trasformare i luoghi di lavoro in ambienti più sicuri, inclusivi e rispettosi.

Il contrasto alla violenza sul lavoro, infatti, non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche di educazione e di sensibilizzazione. Le pari opportunità non devono essere solo un obiettivo dichiarato, ma una pratica quotidiana che deve permeare ogni aspetto del nostro vivere lavorativo. È necessario diffondere una nuova cultura del rispetto, dove ogni individuo possa sentirsi sicuro e valorizzato, al di là del proprio genere o ruolo professionale. Solo così si potranno costruire luoghi di lavoro liberi da violenza, molestie e discriminazioni, dove la dignità delle persone sia sempre tutelata.

Con l’introduzione di questo sportello, la Regione compie un passo importante nella lotta contro un fenomeno che non può più essere ignorato, offrendo un'opportunità concreta a chi subisce violenza di farsi ascoltare e di trovare il supporto di cui ha bisogno per denunciare gli abusi e continuare a vivere e lavorare in sicurezza. La speranza è che questo strumento diventi non solo un aiuto per le vittime, ma anche un messaggio forte e chiaro per tutta la comunità: i luoghi di lavoro devono essere spazi di crescita, opportunità e rispetto reciproco, lontani da ogni forma di violenza.

pi.mi.