L'alluvione che ha colpito la regione ha messo in ginocchio tante famiglie e aziende, creando disagi che ancora oggi si fanno sentire. Tuttavia, a quanto pare, le promesse di aiuti tempestivi e concreti avanzate dal Governo regionale sembrano essere rimaste solo parole al vento. «Contrariamente a quanto diffuso dal Governo regionale in questi giorni, nella seconda variazione di bilancio che si appresta ad essere esaminata dal Consiglio regionale non c'è nessuna pioggia di soldi», dichiarano i gruppi consiliari di opposizione, Lega Vallée d'Aoste, Rassemblement Valdôtain, Forza Italia e Progetto Civico Progressista, che sembrano ormai abituati a un copione che non cambia.
Le aspettative erano alte, specialmente in un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo. Il Governo regionale aveva parlato di misure rapide e incisive, pensate per sostenere le famiglie e le imprese che l'alluvione aveva messo in difficoltà. Ma, alla prova dei fatti, il provvedimento sembra ben lontano dal rispondere a queste necessità. «Il provvedimento, che avrebbe dovuto essere di natura emergenziale, come più volte sbandierato in pompa magna nelle occasioni pubbliche, ma soprattutto negli intermittenti incontri con la Conferenza dei Capigruppo, in realtà, alla prova dei fatti, si è rivelato un insieme di norme incoerenti fra loro ma che, soprattutto, non danno risposte concrete a famiglie ed imprese», spiegano gli esponenti dell’opposizione, dipingendo un quadro che sembra più burocratico che concreto.
Anziché focalizzarsi sulle reali necessità, il Governo regionale ha cercato di “riempire” il provvedimento con disposizioni che poco o nulla hanno a che fare con l’emergenza in corso. Dai segretari comunali al Convitto, dalle piscine al Collegio dei revisori, la legge sembra più un insieme di misure slegate tra loro che un intervento mirato a risolvere i problemi derivanti dall’alluvione. «La volontà di condivisione – proseguono i Consiglieri di opposizione – si è infranta fragorosamente contro la necessità di riempire la legge in questione di disposizioni che nulla hanno a che vedere con l'emergenza», commentano con sarcasmo, denunciando quella che appare più una manovra per tappare buchi preesistenti piuttosto che un atto di sostegno reale per chi sta soffrendo a causa dei danni causati dal maltempo.
A chi ha subito danni diretti, la nuova normativa non sembra portare alcun beneficio immediato. «Oltre a questo, la norma arriva fuori tempo massimo, a stagione invernale già iniziata e con misure che fanno ricorso all'indebitamento, invece di sostenere concretamente chi aveva necessità di liquidità per ripartire o fare fronte ai danni indiretti», spiegano i gruppi d'opposizione, evidenziando un altro fallimento: l’incapacità di agire tempestivamente. Le famiglie e le imprese avrebbero avuto bisogno di un intervento che garantisse loro risorse liquide, ma quello che arriva è un provvedimento che spinge verso il ricorso a nuovi debiti. In altre parole, chi aveva bisogno di aiuto concreto si trova ora a fare i conti con un'ulteriore difficoltà: quella di accollarsi nuovi oneri economici.
Infine, non manca la critica sull’arroganza del Governo regionale, accusato di non voler davvero dialogare con chi ha vissuto l’alluvione sulla propria pelle. «Ancora una volta – concludono i consiglieri – l'arroganza del Governo regionale si palesa in tutta la sua contraddizione, quella di chi chiede condivisione sui provvedimenti, ma in realtà non ha alcuna intenzione di ascoltare chi ha vissuto sulla propria pelle le criticità dell'alluvione.» Il tono dell’opposizione non lascia spazio a dubbi: non si tratta solo di un errore tecnico o di una gestione carente della situazione, ma di un vero e proprio fallimento politico, che evidenzia la distanza tra chi governa e chi soffre a causa degli eventi tragici.
Per l'opposizione l’attuale risposta del Governo regionale non appare all'altezza delle aspettative. Se l'emergenza era stata annunciata come una priorità, il provvedimento che si sta discutendo rischia di rivelarsi una soluzione parziale e fuori tempo, incapace di dare una mano concreta a chi ne ha più bisogno.