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Chez Nous | 12 novembre 2024, 08:00

Beffe meloniane

Se l'arte della politica è fare il bene della gente, allora il governo Meloni ha deciso di farla in modo... inusuale

Beffe meloniane

L'ultimo capitolo della gestione migratoria del governo Meloni sembra un'opera teatrale in cui non manca mai la sorpresa, ma in questo caso la sorpresa è tutta in negativo. La notizia di un accordo con l'Albania per trasferire i migranti da una parte all'altra del Mediterraneo, solo per poi rimandarli indietro in Italia, è una beffa che supera ogni limite di razionalità. Un'operazione che si sta rivelando una vera e propria carnevalata, dove a fare le spese sono sempre i cittadini italiani, costretti a subire l'ennesima prova di disorganizzazione e miopia politica.

Milioni di euro vengono spesi per un balletto che non risolve nulla, mentre le famiglie italiane fanno fatica ad arrivare a fine mese. Ogni giorno si assiste a un aumento dei costi per beni di prima necessità, a fronte di un potere d'acquisto che si riduce ulteriormente.

In tutto questo, i pensionati sono l'ennesima categoria sacrificata sull'altare di un governo che sembra incapace di distinguere le priorità. Le pensioni basse, sempre più strette in una morsa di inflazione e imposte, si vedono aumentare di qualche misero euro al mese, un "aiuto" che sembra più una presa in giro che una soluzione reale. Nel frattempo, le pensioni medie, quelle di chi ha lavorato una vita, vengono dimenticate, se non penalizzate, dalle nuove riforme fiscali che non fanno altro che aumentare il peso dell’Irpef.

E mentre il governo Meloni si prodiga in inutili piani di trasferimento dei migranti, con tanto di voli charter e costi che farebbero invidia a una compagnia aerea low cost, nessuno sembra chiedersi dove siano i fondi per rispondere alle necessità urgenti degli italiani. Come sempre, è facile prendere decisioni che si riflettono su altri, ma quando si tratta di intervenire in modo strutturale sui problemi veri delle persone – il lavoro, il reddito, la salute, l’istruzione – ecco che il governo Meloni preferisce voltarsi dall’altra parte. La politica estera sembra essere una priorità, ma a che prezzo?

Mentre il paese si impoverisce, la gestione dei migranti diventa un campo di battaglia ideologico, dove si gioca a spostare il problema senza affrontarlo. Se la soluzione proposta è quella di spostare i migranti in Albania, per poi riportarli in Italia, è chiaro che la priorità non è risolvere il problema, ma magari raccogliere qualche applauso o, peggio ancora, cercare di sviare l’attenzione da problemi ben più gravi.

Ma la realtà è che gli italiani, quelli che si svegliano ogni giorno per lavorare e fare sacrifici, non sono più disposti ad accettare questa farsa. Ogni euro speso per questi piani faraonici sarebbe stato meglio investito per dare risposte concrete a chi davvero sta soffrendo.

L’Italia non ha bisogno di questo tipo di "politica spettacolo", che alla fine non fa altro che aggravarne le difficoltà. Gli italiani vogliono risposte serie, e le loro priorità sono chiare: lavoro, pensioni dignitose, sanità, scuola. Se il governo Meloni non si sveglia e non mette al centro delle proprie azioni queste necessità, sarà destinato a fallire, e a far pagare il prezzo, ancora una volta, a chi ha sempre creduto nelle promesse di cambiamento.

Meditate elettori

piero.minuzzo@gmail.com

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