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Informazione economica e aziendale | 09 novembre 2024, 07:00

Tracciare e configurare le conversioni avanzate su GA4: i segreti di SEO Leader

La versione GA4 di Google Analytics è una tipologia di proprietà particolarmente complessa da approcciare, ma la corretta impostazione diventa indispensabile per tracciare e configurare le conversioni avanzate.

Tracciare e configurare le conversioni avanzate su GA4: i segreti di SEO Leader

La versione GA4 di Google Analytics è una tipologia di proprietà particolarmente complessa da approcciare, ma la corretta impostazione diventa indispensabile per tracciare e configurare le conversioni avanzate. Non si tratta di uno step per neofiti, al punto da richiedere la consulenza Google Analytics di un digital strategist esperto. Per questo motivo, oggi scopriremo insieme i segreti di Christian Cilli di SEO Leader.

Configurare le conversioni avanzate su GA4

Chiunque abbia un minimo di infarinatura sulla SEO, sa bene quanto sono importanti le opzioni di tracciamento e configurazione proposte da GA4. Per risolvere tutti i problemi, legati soprattutto alle questioni tecniche, è possibile scoprire come tracciare e configurare le conversioni avanzate su GA4 leggendo le guide di un esperto di web analytics come Christian Cilli di SEO Leader. L'intervento dei digital strategist più bravi, infatti, risulta vitale per non sbagliare nulla e per settare ogni parametro nel modo corretto. Ma come si procede?

Per prima cosa, bisogna utilizzare Google Tag Manager per consentire a GA4 di tracciare i dati provenienti dal sito web o dall'ecommerce, o in alternativa procedere agendo lato codice. Una consulenza su Google Analytics, non a caso, verterà sempre sui passaggi prioritari per tenere traccia di queste conversioni. Si parla innanzitutto del collegamento fra Google Ads e Google Analytics stesso, così da poter monitorare i dati delle proprie campagne di advertising sul noto motore di ricerca. In seguito si procede all'abilitazione dell'User-ID per la raccolta dei dati, e all'utilizzo del già citato Tag Manager per impostare la raccolta automatica delle informazioni.

Infine, da non sottovalutare la fase che comprende il monitoraggio e la diagnostica: è essenziale per assicurarsi che i dati vengano raccolti nel modo corretto, senza imprecisioni o sbavature che potrebbero poi comprometterne l'utilità ai fini dello studio delle proprie strategie.

La sfida proposta da Google Consent Mode v2

Quando si parla di tracciare e configurare le conversioni avanzate, bisogna assolutamente tenere conto di una delle principali novità introdotte da Google nel 2024. Si fa riferimento nello specifico a Consent Mode v2, descritto approfonditamente da Christian Cilli in una guida pubblicata su SEO Leader. Ci si trova di fronte ad un tool di Google sviluppato per consentire ai siti web di adeguarsi alle preferenze di consenso dei visitatori (ovvero il banner dei cookies). Lo scopo ultimo, dunque, è rispettare le leggi sulla privacy imposte dal GDPR, ma senza per questo impedire la raccolta dei dati.

Ancora una volta, per impostare correttamente e per sfruttare al meglio Google Consent Mode v2 si suggerisce di richiedere una consulenza Google Analytics ad un digital strategist capace come Christian Carlo Cilli. Uno step essenziale, ad esempio, per capire come gestire i consensi degli utenti e come potenziare le prestazioni del proprio sito web. Lo stesso discorso vale per l'integrazione con Google Tag Manager e per la conoscenza relativa alle diverse configurazioni possibili di Consent Mode v2. Infine, l'aiuto di un esperto di web analytics risulta essenziale anche per valutare gli eventuali cali di traffico rilevati, che possono appunto dipendere da una configurazione scorretta del tool.

Richy Garino

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