In occasione della Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto rendere omaggio alla Tomba del Milite Ignoto, sottolineando il valore del sacrificio di coloro che hanno servito la patria. Durante la cerimonia, ha ricordato l'importanza del 4 novembre, una data che rappresenta non solo la vittoria nella Prima guerra mondiale, ma anche il cammino di costruzione dell'Italia come nazione indipendente e democratica. “Le Forze Armate hanno contribuito a fare dell’Italia una Nazione ispirata a valori democratici e di pace,” ha affermato Mattarella, richiamando l'impegno costante delle istituzioni militari nel preservare le libertà dei cittadini.
D'altra parte, Mons. Franco Lovignana, vescovo di Aosta, ha aperto la Santa Messa solenne nella cattedrale presenti fedeli e autorità civili, esprimendo gratitudine per il servizio delle Forze Armate. “Chiediamo apertamente gratitudine per il servizio prezioso in patria e all'estero,” ha dichiarato, evidenziando il ruolo fondamentale dei militari nel mantenere la pace e la giustizia in un mondo dove molti continuano a subire la violenza della guerra. La celebrazione ha unito spiritualità e riconoscimento, richiamando tutti a riflettere sulle difficoltà che ancora affliggono l'umanità.
Mattarella ha poi proseguito con un richiamo alla memoria: “Il vostro servizio alla Repubblica merita il plauso e la riconoscenza dei nostri concittadini.” Ha sottolineato come il sacrificio dei soldati debba servire da esortazione alle giovani generazioni, affinché comprendano l'importanza della difesa dei valori della Costituzione. “La memoria di coloro che sono caduti deve essere un invito a tutti noi per costruire un futuro migliore,” ha aggiunto.
In questo contesto, il vescovo di Aosta ha espresso un profondo desiderio di pace: “Invochiamo il perdono del Signore su questa umanità,” ha affermato, sottolineando come la celebrazione della Messa sia anche un momento di preghiera per coloro che vivono in situazioni di conflitto. Le sue parole hanno richiamato l'attenzione sulla necessità di costruire una società più giusta e pacifica, un tema caro anche al presidente Mattarella, che ha parlato delle Forze Armate impegnate in missioni internazionali: “Continuano ad assicurare il proprio contributo per il mantenimento della pace,” ha dichiarato, evidenziando il ruolo attivo dell'Italia nel contesto globale.
Il giorno della Festa dell'Unità Nazionale è, quindi, un momento di riflessione non solo sulla storia, ma anche sul presente e sul futuro. Entrambi, Mattarella e Lovignana, ci invitano a riconoscere l'importanza del servizio dei militari e a riflettere su come ognuno di noi possa contribuire alla pace e alla giustizia, non solo con le parole, ma anche con le azioni quotidiane. “Viva le Forze Armate, viva l’Italia,” ha concluso Mattarella, mentre il vescovo, nella sua benedizione finale, ha auspicato che il ricordo di questi valori possa illuminare il cammino di tutti.