"Viva gli Alpini, viva l’Italia!” Gli alunni della classe quinta della scuola San Lorenzo, di Aosta, hanno concluso così la loro visita nel Cimitero di Sant’Orso, tra gli applausi degli alpini e dei numerosi visitatori che hanno partecipato alla tradizionale cerimonia di fine ottobre.
Accompagnati dalla maestra Francesca Picheca e da Suor Gabriela, i ragazzi sono stati i protagonisti di questa iniziativa della Sezione Valdostana dell’A.N.A., che ogni anno precede le Commemorazioni Ufficiali per ricordare i Caduti e onorare le Forze Armate.
“Sappiamo come non sia facile avere a lungo l’attenzione dei ragazzi di questa età, ma abbiamo voluto stimolare la loro curiosità e il loro interesse con tanti riferimenti storici e notizie; al termine, tutti hanno voluto fare numerose domande.” Sorride il capogruppo dell’Aosta, Carlo Gobbo, che con il solito entusiasmo coordina questi incontri.
“È stato simpatico il siparietto creato dal Presidente Bionaz che, dopo aver dato ai ragazzi un libretto a fumetti sulla storia degli alpini, ha risposto sulla differenza di colori delle penne sui cappelli e, soprattutto, del materiale usato per fare il cappello stesso.” Stupore e incredulità tra i ragazzi e anche un pochino fra il pubblico nell’apprendere che, per produrre i cappelli, venga usato il pelo dei mantelli del coniglio.
Durante gli onori alla Bandiera, retta per l’occasione dall’alpino Angelo Vallacqua, tutti i ragazzi hanno cantato L’Inno degli Italiani, la mano sul petto e gli occhi socchiusi, immobili, con grande partecipazione nel seguire le note della tromba del Maestro Giancarlo Telloli.
Il Presidente Carlo Bionaz: “Da alcuni anni ci ritroviamo per ricordare i Caduti che riposano in questo angolo discreto della Città, unico e insostituibile patrimonio di storia, cultura, identità morale e civica nel prezioso percorso della nostra Memoria. Vogliamo sempre una cerimonia molto semplice, un momento di grande riflessione per tutti, soprattutto in questi momenti in cui la guerra e l’odio offuscano le menti dei potenti.”
Il Vessillo Sezionale e tanti Gagliardetti hanno rappresentato la grande famiglia degli Alpini della Valle d’Aosta. C’erano poi anche il Labaro dell’UNUCI e quello dell’Istituto del Nastro Azzurro al Valor Militare. Numerosa la delegazione della Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon che, dopo la cerimonia, si è raccolta accanto al sacello di Giuseppe Galfetti, Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e cofondatore in Aosta delle Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.
Il Presidente Carlo Bionaz ha scortato il Vessillo, retto dall’alpino Alfonso Sagaria, con il Colonnello Alessandro Ianzini, Comandante del Reggimento Addestrativo, mentre i Gagliardetti si sono raccolti vicino alla Cappella che custodisce le spoglie di Louis Alliod, Medaglia d’Argento al Valor Militare, caduto sui Monti Solaroli pochi giorni prima della fine della guerra, nell’ottobre del 1918, uno degli ultimi valdostani morti in battaglia. In questo cimitero sono sepolti quindici soldati, tra i quali François Mensio che, con Jean Baptiste Pollet, furono tra i primi a sacrificare le loro vite per l’Italia.
La bella giornata di sole ha premiato la Professoressa Iris Faval, che con i suoi amici cura da anni il decoro del cimitero. C’erano fiori e luce su ogni tomba, tanti colori in questo luogo di silenzio dove riposano uomini e donne del popolo, religiosi, persone insigni e semplici, senza distinzione di censo.