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CRONACA | 26 ottobre 2024, 20:01

Nella Valle dell'Evançon l'acqua deve essere bollita. I residenti protestano, i gestori tacciono

Nella Val d'Ayas, una situazione allarmante si è venuta a creare attorno alla questione dell'acqua potabile, un elemento essenziale per la salute dei cittadini e per l'attrattiva turistica della regione

Nella Valle dell'Evançon l'acqua deve essere bollita. I residenti protestano, i gestori tacciono

Le ordinanze emesse dai sindaci, che dichiarano l'acqua non potabile, sollevano interrogativi inquietanti: è possibile che tutti gli acquedotti della vallata, tra loro non interconnessi, presentino contemporaneamente un problema di inquinamento? Se lo chiedono tantio residenti della Valle'Ayas dove scorre l'Evançon.

La risposta, a questo punto, è più che mai necessaria. La ripetitività di queste allerte, che giungono dopo ogni temporale, evidenzia un problema strutturale che le pubbliche amministrazioni sembrano ignorare. Quali possono essere le cause di questa emergenza ricorrente? La risposta non è semplice, ma l'assenza di azioni efficaci e risolutive da parte delle autorità è sotto gli occhi di tutti.

I residenti sono esasperati: "Se non possiamo fidarci dell'acqua che beviamo, come possiamo sentirci al sicuro nella nostra stessa casa?" Questa lamentela risuona forte tra le comunità, rivelando una crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni.

In un contesto dove il costo dell'acqua è in continua crescita, ci si aspetterebbe un servizio di qualità, e invece ci si trova a fronteggiare una situazione indecorosa. Gli abitanti pagano per un servizio che non ricevono, e la frustrazione si trasforma in indignazione. L'acqua dovrebbe essere un punto di forza per la Val d'Aosta, non solo per la sua qualità intrinseca, ma anche per la sua capacità di attrarre turisti, convinti di poter bere acqua pura, priva di cloro e inquinanti.

E invece, cosa scoprono? Un’acqua dichiarata non potabile, un’immagine lontana da quella che la regione vorrebbe proiettare. Le campagne pubblicitarie che promuovono le bellezze della montagna e la qualità della vita in questo angolo di paradiso si scontrano brutalmente con la realtà.

L'acqua inquinata è un cattivo biglietto da visita, un danno economico e reputazionale che si riverbera su tutto il territorio. La domanda sorge spontanea: cosa intendono fare le pubbliche amministrazioni per affrontare una crisi che non è solo ambientale, ma che mette a rischio la salute pubblica e l'economia locale?La Val d'Ayas merita di più.

I cittadini non possono continuare a vivere in una situazione di incertezza, né possono tollerare che la loro salute venga messa in discussione per l'incapacità di trovare soluzioni adeguate. È ora di alzare la voce e pretendere risposte chiare e interventi decisivi.

La salvaguardia della salute dei residenti e la reputazione turistica della Valle d'Aosta dipendono da questo. Non è più solo una questione di acqua potabile: è una questione di dignità e di futuro per un'intera comunità.

Ma la domanda è una: il gestore del servizio, pvvero la Siv che dice?

 

red.elca

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