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Chez Nous | 24 ottobre 2024, 08:00

Ratatouille politica

E’ fondamentale che chi occupa posizioni di responsabilità nella politica valdostana si assuma le proprie responsabilità e agisca con chiarezza e coerenza

Ratatouille politica

L’accordo politico recentemente siglato tra le segreterie e i direttivi delle forze politiche Pour l’Autonomie, Rassemblement Valdôtain, La Renaissance valdôtaine, Stella Alpina e dell’associazione culturale Evolvendo che hanno annunciato di aver aperto un cantiere politico autonomista, di centro, liberaldemocratico e riformista, più che un progetto politica sembra una ratatouille mal riuscita ma che assegna l’oscar dell’incoerenza politica. Due forze di maggioranza: Pour l’Autonomie e Stella Alpina hanno siglato l’accordo.

Ingredienti della ratatouille politica cucinata da chi la Valle d’Aosta la definiva Repubblica delle Fontine, sono infatti gli assessori Marco Carrel (PlA),  Carlo Marzi (solitario assessore della Stella Alpina), insieme al consigliere Aldo De Marco (PvA), che hanno firmato con il gruppo di opposizione Rassemblement Valdôtain del quale fa parte anche Claudio Restano, campione del cambio gruppi e casacche. La ratatouille melanesiana più che un prelibato piatto è un chiaro segnale di incoerenza e irresponsabilità. Carrel, Marzi e Di Marco, che dovrebbero essere portatori di stabilità e coesione all'interno della maggioranza, hanno scelto di allearsi con un gruppo che si trova dall'altra parte del dibattito politico, creando confusione e minando la fiducia nelle istituzioni.

Delle due l’una: o fino a ora Carrel, Marzi e Di Marco sono state le quinte colonne dell’opposizione nella maggioranza oppure sono campioni dell’incoerenza.

Il comportamento di Carrel e Marzi, entrambi assessori con ruoli di responsabilità, è particolarmente inquietante. Da un lato, siedono nel governo e, dall'altro, si mettono in accordo con un'opposizione che critica le scelte e le politiche della maggioranza. Questa ambiguità non solo è poco credibile, ma getta anche un'ombra sulla loro capacità di rappresentare gli interessi della comunità. Come possono essere considerati veri rappresentanti della maggioranza se al tempo stesso si allineano con chi ne contesta le decisioni?

È un comportamento che suscita legittime preoccupazioni, poiché sembra più una manovra per mantenere una posizione di potere piuttosto che un vero impegno verso il bene comune.

Aldo De Marco, anch'esso parte integrante della maggioranza, non si discosta da questa incoerenza. La sua adesione a un progetto politico che cerca di mescolare le forze di governo e opposizione dimostra una mancanza di chiarezza e coerenza nel suo operato. La politica richiede che chi la esercita prenda posizioni chiare e univoche, piuttosto che navigare tra le due sponde per cercare un consenso momentaneo. Questa mancanza di integrità non fa che allontanare i cittadini dalla politica e alimenta un clima di sfiducia.

L'alleanza con Rassemblement Valdôtain, un gruppo che si è sempre contrapposto alle scelte della maggioranza, rischia di creare una frattura all'interno della coalizione stessa. In un contesto già delicato, l'azione di Carrel, Marzi e De Marco appare come un tentativo di costruire un'alleanza che possa garantire loro una sorta di immunità, evitando di affrontare le critiche e le responsabilità derivanti dal loro ruolo di governo. È inquietante pensare che l’interesse personale possa prevalere sulla responsabilità verso gli elettori.

Inoltre, l'incoerenza di questi esponenti si riflette anche nella loro capacità di portare avanti progetti politici efficaci. Se, come affermano, vogliono rilanciare la Valle d'Aosta e dare risposte alle istanze dei cittadini, come possono farlo avendo un piede in maggioranza e uno in opposizione? Questo tipo di approccio non solo è confuso, ma è anche potenzialmente dannoso per la governance. Non si può costruire un progetto politico serio basandosi su alleanze instabili e contraddittorie.

E’ fondamentale che chi occupa posizioni di responsabilità nella politica valdostana si assuma le proprie responsabilità e agisca con chiarezza e coerenza. I cittadini meritano rappresentanti che non solo parlino di riforme e cambiamento, ma che siano anche in grado di agire in modo coeso e univoco.

Il comportamento di Carrel, Marzi e De Marco deve essere un campanello d'allarme per tutti coloro che credono in una politica seria e responsabile. La vera politica deve essere al servizio della comunità e non dei giochi di potere. La fiducia delle persone nelle istituzioni è un patrimonio da preservare, e comportamenti ambigui e incoerenti non possono trovare posto in un governo che vuole definirsi realmente rappresentativo e responsabile.

La ratatouille è un contorno a base di verdure tipico della cucina provenzale diffuso in gran parte della Francia e in particolar modo nella città di Nizza dove viene chiamata appunto ratatouille niçoise; il suo nome rievoca il gesto di rimestare le verdure che deriva dal francese touiller e dall’occitano ratatolha. É composta da verdure fresche tagliate a cubetti di uguale dimensione e stufate prima separatamente e poi insieme per ottenere una cottura omogenea e non rischiare di cuocerle eccessivamente o al contrario di farle rimanere troppo croccanti.

La ratatuille politica è un contorno tipico della politica valdostana composta da avventurieri pittosto stagionati e incoerenti. Restano, il cavallo di battaglia è la sanità continuerà a presentare interpellanze e sparare conto l'assessore alla sanità Marzi?  Dino Planaz (appassionato di agricoltura) continuerà a sparare interrogazione all'assessore all'agricoltura Marco Carrel?

 

piero.minuzzo@gmail.com

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